L’OICE AL MADE EXPO

19/10/2012

"Demolire e ricostruire. Riprogettiamo le nostre città: più sicurezza sismica, minori consumi energetici".
Un patto contro il sisma siglato all'indomani del terremoto dell'Emilia, per offrire alle istituzioni "un modello pilota per la gestione delle condizioni successive ad una calamità e per tutelare il territorio da possibili fenomeni speculativi come quello già riscontrato del lievitare spropositato del prezzo delle demolizioni".

L'iniziativa, sottoscritta dall'OICE insieme a Legacoop, al ministero delle Politiche Agricole e ad altre 13 sigle che rappresentano istituzioni e società civile, promossa dall'Associazione nazionale delle Cooperative di Produzione e Lavoro e dall'International Traditional Knowledge Institute dell'Unesco, con il supporto del ministero dello Sviluppo Economico, è stata presentata dall'OICE nel corso del workshop "Demolire e ricostruire. Riprogettiamo le nostre città: più sicurezza sismica, minori consumi energetici", nel giorno di apertura della Fiera Internazionale dell'Architettura e dell'Edilizia, all'interno dello spazio Federcostruzioni.

"L'opportunità della ricostruzione e del recupero dei centri storici deve essere l'occasione - ha detto il past president OICE e neo assessore all'Urbanistica di Modena, Gabriele Giacobazzi nella sua relazione introduttiva - per introdurre pratiche di manutenzione e gestione del territorio orientate al contenimento del consumo delle risorse non rinnovabili, alla consapevolezza dei fattori di fragilità ambientale, alla prevenzione dei rischi, all'adattamento al cambiamento climatico, alla gestione conservativa del patrimonio agroforestale, evitando il moltiplicarsi indiscriminato del consumo di spazio. In questo quadro - ha aggiunto Giacobazzi - i sottoscrittori del patto sono consapevoli che la situazione richiede: un'azione complessiva che non ponga gerarchie di valore tra le diverse componenti: patrimonio culturale, residenza, produzione, infrastrutture, territorio; il recupero e il restauro e la ricostruzione nell'interesse della popolazione; interventi in sintonia con la green economy".

OICE ha costituito appositamente un nuovo gruppo di lavoro "per la sicurezza sismica" che si propone come elemento di unione di più realtà, grazie alla collaborazione con l'ANCE e con il mondo universitario. "Le società aderenti - ha detto Giuseppe Iadarola, presentando il gruppo al workshop - hanno dato la loro disponibilità a svolgere un'attività di studio progettuale esemplare su un edificio simbolo del patrimonio immobiliare del territorio colpito dal sisma, come quello del Municipio del Comune di Mirandola, che oltre ad essere uno dei comuni in cui si sono verificati danni maggiori, è anche il comune più grande appartenente al così detto cratere sismico". Oltre a svolgere questo intervento di recupero sul campo, il gruppo di sicurezza sismica si impegna a mettere a disposizione le competenze degli associati nel campo della pianificazione territoriale, da ripensare completamente a seguito dei cambiamenti conseguenti all'evento sismico, e all'organizzazione di corsi di aggiornamento sul tema.

Severo il giudizio del prof. Bernardino Chiaia, ordinario del dipartimento di Ingegneria Strutturale al Politecnico di Torino sulla progettazione antisismica: "La tradizionale progettazione delle strutture civili - ha osservato - non è adeguata nei confronti degli eventi imprevisti. Anche il moderno approccio "performance-based" del "capacity design" è basato sulla verifica prestazionale (resistenza, duttilità, spostamenti, crack opening ecc...) delle membrature della struttura integra. L'eventualità di collasso/rimozione di alcuni elementi, conseguenza di eventi non previsti tra gli input di sollecitazione progettuali, non è presa in conto nel calcolo strutturale corrente. Al fine di evitare danni sproporzionati alle case (fino al collasso globale della struttura) è invece fondamentale valutare a priori le conseguenze di eventi locali anche imprevedibili. In tal modo si verifica - ha concluso il professore - se esistono percorsi di carico alternativi (ALP) o se un'efficace compartimentazione riesce a circoscrivere il danno alla zona di innesco." Questo sarà senz'altro possibile per quanto riguarda la nuova progettazione, ma per il già "costruito" il discorso rimane più complicato. L'ing. Alessio Lupoi con la sua presentazione dello studio eseguito dallo Studio Speri per Anas sulla "Vulnerabilità reale e vulnerabilità numerica. Considerazioni dall'esperienza sulla rete stradale", ha valutato che "solo per la verifica della vulnerabilità di ponti e viadotti occorrerebbe spendere circa 180 milioni di euro. Dunque è necessario - ha sottolineato Lupoi - procedere caso per caso con le valutazioni del rischio sismico".

Il tema della ricostruzione post terremoto si è intrecciato, all'interno del workshop, a quello delle smart cities: antisismiche, pulite, efficienti energeticamente, avanzate tecnologicamente. Un progetto, quello delle città del futuro, che nell'ambito del workshop è stato affrontato dal direttore commerciale della società D'Appolonia, Mario Lazzeri, project manager dell'"Associazione Genova Smart city" costituita con una formula di partenariato pubblico - privato dal Comune di Genova insieme a Enel Distribuzione e all'Università degli Studi di Genova. L'associazione - ha raccontato Lazzeri - ha partecipato a tre bandi della Unione Europea vincendoli tutti e tre: il primo per la pianificazione territoriale della città - porto di Genova; il secondo per un impianto che produce calore destinato alle case popolari di piazzale Adriatico dal salto di pressione della condotta di distribuzione del gas; il terzo per un intervento di riqualificazione energetica. La formula che si è rivelata vincente è stata quella della collaborazione tra il mondo della ricerca, le imprese, le istituzioni, la finanza, voluta dallo stesso sindaco di Genova che - ha detto Lazzeri - ha partecipato in prima persona al "tavolo dei finanziamenti" indicando alle imprese le priorità della città con l'obiettivo condiviso di dare e avere una risposta operativa".

E' stata poi la volta di David Giraldi di ambiente sc che ha svolto una relazione sulle "Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate" che sono caratterizzate da forme di gestione unitaria delle infrastrutture e dei servizi, con lo scopo di consumare meno risorse, produrre meno emissioni e rifiuti e condividere servizi, infrastrutture ed impianti.
A margine del workshop il vice presidente vicario OICE, Luigi Iperti ha presentato i risultati della Rilevazione annuale sull'andamento delle società d'ingegneria, appena andata in stampa, che confermano il trend in discesa, ormai drammaticamente consolidato, per chi opera prevalentemente sul mercato italiano (- 5,1% annuo e ben - 22,4% solo nell'ultimo mese rapportato al corrispondente mese dell'anno precedente), a differenza di quanto succede a chi si è strutturato per essere competitivo anche oltre confine (+ 40,4%). "I soggetti di dimensioni contenute - ha detto Iperti - sono quelli che maggiormente necessitano di un supporto di sistema per poter internazionalizzarsi e andare all'estero, dove la qualità dell'ingegneria italiana è riconosciuta, apprezzata e premiata. E' nostro auspicio - ha concluso il presidente OICE - che le azioni che la nuova ICE intenderà avviare per promuovere e sostenere l'internazionalizzazione delle aziende italiane di servizi, tengano in grande considerazione queste necessità e si adoperino con efficacia per l'ottenimento di risultati positivi. Analogo ruolo e responsabilità dovrà avere il Ministero per lo Sviluppo Economico per sostenere in maniera strutturata la presenza delle società italiane di ingegneria sui mercati esteri".

In allegato la sintesi sulla Rilevazione annuale e il testo integrale delle relazioni e i componenti del gruppo di sicurezza sismica.

 

Come costituire una società
Guida rapida d'orientamento
Piattaforma Referenze Associati
Marketing e collaborazione per gli Associati OICE
Perché e come iscriversi a OICE OICE ACCADEMY Porta un Amico
Partner tecnici OICE

Ultimi aggiornamenti

2024 OICE 7° Rapporto sulla digitalizzazione e gare BIM 7° Rapporto sulla digitalizzazione e gare BIM: Analisi delle gare pubbliche del mercato 2023 OICE 39a Rilevazione annuale Rilevazione annuale sul settore delle società italiane di ingegneria consuntivo 2022 - previsioni 2023 Nuovo Codice Appalti in vigore dal 01/07/2023 Webinar OICE–ANAC sul FVOE: video e relazioni Video e presentazioni del webinar OICE-ANAC sul Fascicolo Virtuale dell'Operatore Economico (FVOE) 14 novembre 2022 Report trimestrale gare PNRR Report trimestrale sui bandi di progettazione e altri servizi tecnici per interventi a valere su risorse PNRR e PNC Internazionalizzazione OICE 2024 Programma 2024 2023 OICE International Report 2023 Report on the Foreign Activities of Italian Engineering, Architectural and Consultancy Companies Convenzione BIZZARRI - RC professionale e cauzioni Bacheca interventi Associati OICE Articoli e interventi di Associati pubblicati su riviste tecniche e quotidiani anche on line L'OICE e il BIM (Building Information Modelling) Informazioni, eventi e documenti dall'OICE e da altre fonti Smart City: uno strumento per le Comunità Intelligenti Il Logo OICE Riservato agli Associati - Policy di utilizzo Agevolazioni ai Giovani per l’iscrizione all’OICE Recruitment Curriculum di specialisti italiani e stranieri e richieste di società Associate Oice Convegni e seminari OICE
Cerca nel sito