Il 19 luglio u.s. è stato presentato alla stampa l'"Osservatorio Congiunturale sull'industria delle costruzioni - Luglio 2017" curato dalla Direzione Affari Economici e Centro Studi dell'ANCE.
L'Osservatorio rileva che il settore dell'edilizia appare in controtendenza con la ripresa economica prevista per il 2017 e rafforzata dalle ultime stime ISTAT: ci si domanda in sostanza come mai l'edilizia non abbia agganciato la ripresa, e questo stupisce ancora di più in un il clima di diffuso ottimismo per il varo lo scorso anno della Legge di Bilancio 2017, che prevedeva importanti misure di rilancio degli investimenti infrastrutturali e di rafforzamento degli incentivi fiscali esistenti.
La crescita limitata della produzione (0,2%) e dell'occupazione (0,6%) del settore risultano quindi molto al di sotto delle aspettative soprattutto rispetto agli investimenti, circa 100 miliardi di euro in 15 anni, stanziati dallo Stato per infrastrutture, considerato oltretutto che le spese per investimento dei Comuni sono calate.
Tuttavia per il 2018 gli investimenti per il comparto delle opere pubbliche è stimato in crescita del 4%, mentre per la nuova edilizia abitativa si prevede un aumento degli investimenti dell'1%, ancora troppo basso per un comparto che in dieci anni ha perso più del 60% di investimenti.
Conclude il vicepresidente Filippo Delle Piane: "Chi intraprende deve saper innovare. Ecco perché riteniamo estremamente importanti le recenti modifiche apportate al Codice degli appalti laddove si estende a tutti i contratti di Ppp, compreso quello di disponibilità, la possibilità per i privati di presentare proposte spontanee per opere non comprese nella programmazione. Un principio importante perché premia le migliori capacità imprenditoriali, quelle cioè in grado di proporre progetti innovativi e complessi. Un'occasione da non perdere per rafforzare la sinergia tra pubblica amministrazione e imprese e rinnovare parti importanti delle nostre città." (I.L.)