Nel 2018 bene il mercato dei servizi di
ingegneria: +4,5% in valore sul 2017, con dicembre miglior risultato dell’anno.
In calo il mercato della progettazione dopo il boom del 2017.
Scicolone, OICE: “Presto le poche modifiche del codice, tutelando la
centralità del progetto e evitando la statalizzazione del settore”
Continua la crescita del mercato servizi
di ingegneria e architettura, secondo l'osservatorio OICE-Informatel, aggiornato
al 31 dicembre, il 2018 è stato un anno positivo nel valore e in leggerissima
riduzione per il numero dei bandi dei servizi di ingegneria e architettura:
5.890 gare per un importo complessivo di 1.250,2 milioni di euro che,
confrontati con i dodici mesi del 2017, mostrano il calo dello 2,5% nel numero
(+19,6% sopra soglia) ma l’aumento del 4,6% nel valore (-2,6% sopra soglia).
Sono invece meno brillanti i dati della parte del mercato che riguarda la sola
progettazione di opere pubbliche, dopo il boom del 2017: nei dodici mesi del
2018 le gare sono state 3.178, -10,4% sul 2017, per un importo complessivo di
617,3 milioni di euro, -27,9% sul 2017. Escludendo i maxi bandi ANAS già citati
il valore dei dodici mesi sarebbe comunque ad un più lusinghiero +9,6%.
“Il dato positivo del 2018 è la crescita del mercato dei servizi di
ingegneria e architettura – ha dichiarato Gabriele Scicolone, Presidente OICE
– il dato negativo è rappresentato da un calo della parte del mercato che
riguarda i servizi di sola progettazione, anche se va valutato l’impatto dei 59
maxi accordi quadro ANAS dell’ultimo bimestre 2019 che hanno pesato per quasi
300 milioni sui conti del 2017. Comunque è ormai assodato che si è usciti dalla
deriva recessiva degli anni precedenti al codice dei contratti pubblici, nei 32
mesi successivi all’entrata in vigore del codice, rispetto ai 32 precedenti, il
numero dei bandi è cresciuto del 67,3% e il loro valore del 222,7%. E’ proprio
per questo che, dopo questo miglioramento del dato di mercato, siamo
preoccupatissimi per il clima destabilizzante relativo alle modifiche del codice
che entrano ed escono da provvedimenti all’esame del Parlamento. Temiamo che ciò
possa avere ripercussioni sull’andamento della domanda. Auspichiamo – ha
continuato il Presidente OICE – che si arrivi presto a quelle piccole
e urgenti modifiche necessarie al rilancio del settore. Ribadiamo la nostra
contrarietà alla statalizzazione del mercato della progettazione operata con a
Struttura di progettazione di cui alla legge di bilancio e al tentativo, già
posto in essere con alcuni emendamenti al decreto semplificazioni, di
ripristinare l’incentivo per la progettazione da parte elle pubbliche
amministrazioni. Si pensi invece a trovare meccanismi per escludere
legittimamente le offerte con ribassi eccessivi e si adeguino i compensi alle
nuove attività come quelle legate al BIM o ai nuovi oneri derivanti
dall’inserimento dei CAM nella progettazione. Il tutto – ha concluso Gabriele
Scicolone – per difendere quel principio di qualità e centralità del
progetto e del progettista che riteniamo fondamentale per migliorare
l’efficienza della spesa e assicurare criteri di sicurezza.”
Per quanto riguarda i bandi di progettazione, in dicembre sono state
bandite 334 gare (132 sopra soglia), per un valore di 86.8 milioni di euro (76,0
sopra soglia), rispetto al precedente mese di novembre il numero sale del
65,3% e il valore del 101,7%; rispetto a dicembre 2017 si registra un aumento
del 2,1% in numero ma un calo del 40,6% in valore. Da considerare anche in
questo caso il confronto con i maxi accordi quadro ANAS già citati.
Nel mese di dicembre sono aumentati sia il numero sia il valore delle gare
per servizi di ingegneria e architettura: ne sono state rilevate 573 per un
valore di 176,0 milioni di euro, +40,4% in numero e +112,6% in valore
rispetto al precedente mese di novembre. Rispetto al mese di dicembre 2017 -0,3%
in numero e -5,3% in valore, calo modesto se si considerano i 35 maxi accordi
quadro ANAS per complessivi 104,7 milioni di euro, pubblicati nel mese di
dicembre 2017.
Si mantengono su livelli molto alti i ribassi con cui le gare vengono
aggiudicate, in base ai dati raccolti fino a dicembre il ribasso medio sul
prezzo a base d'asta per le gare indette nel 2016 è al 42,9%, per quelle indette
nel 2017 il ribasso arriva al 40,1%. Le prime notizie sulle gare pubblicate nel
2018 attestano un ribasso del 41,0%.
Le gare italiane pubblicate sulla gazzetta comunitaria sono passate dalle 963
unità dei dodici mesi del 2017, alle 1.152 dei dodici mesi appena trascorsi,
con un aumento del 19,6%. Nell’insieme dei paesi dell’Unione Europea il numero
dei bandi presenta, nello stesso periodo, una crescita più modesta, +10,6%.
Cresce nei dodici mesi del 2018 l’incidenza del nostro Paese continuando però ad
attestarsi su un modesto 3,9%, un dato di gran lunga inferiore rispetto a quello
di paesi di paragonabile rilevanza economica: Germania 24,1%, Francia 24,0%,
Polonia 13,1% e Svezia 4,3%.
Nei dodici mesi del 2018 il valore delle gare miste, cioè di progettazione e
costruzione insieme (appalti integrati, project financing, concessioni di
realizzazione e gestione) ha raggiunto i 9.358,8 milioni di euro, con 629 bandi.
Gli appalti integrati da soli sono 144 per 2.627,2milioni di euro, nei dodici
mesi del 2017 erano stati 108 per un valore di 1.277,5milioni di euro, il valore
dei servizi di ingegneria compreso nei bandi del 2018 è stimabile in 60,8
milioni di euro..
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