Il 2016 si chiude in forte crescita: in
valore +63,3%, al netto del maxibando CONSIP di dicembre 2015; le gare per
servizi di sola progettazione a +45,6%.
Scicolone, OICE: "Consolidare la crescita della domanda pubblica con il rafforzamento del ruolo del progettista e con la riduzione degli oneri di gara"
Il 2016 potrebbe essere l’anno della svolta,
la crescita sul 2015 è decisa e con poche zone d’ombra, +31,5% in numero e
+63,3% in valore, al netto del maxibando CONSIP per attività di supporto
specialistico e assistenza tecnica con un valore complessivo di oltre 261
milioni di euro di dicembre 2015, ma anche considerandolo il dato del valore
messo in gara nel 2016 resterebbe ancora nel campo positivo +4,8%.
Anche le gare per servizi di sola progettazione sono in forte crescita: da
gennaio a dicembre del 2016 +30,0% in numero e +45,6% in valore sul 2015.
Dall’entrata in vigore del nuovo codice (da maggio a dicembre) tutto il mercato
cresce in numero del 43,6% e in valore del 51,1% rispetto agli stessi mesi del
2015, al netto del maxibando di dicembre 2015, nello stesso periodo per i
servizi di sola progettazione, il numero cresce del 36,2% e il valore del 50,0%.
“Gli ottimi dati del mese di dicembre hanno aperto la strada ad una fine d’anno
molto positiva – ha dichiarato Gabriele Scicolone, Presidente OICE – nei
dodici mesi trascorsi si sta tornando ai valori che venivano messi in gara prima
del 2007, prima della lunga crisi che speriamo di lasciarci alle spalle. Anche
l’eccellente andamento delle gare di sola progettazione ci fa sperare in un buon
2017. Adesso è importante che questi buoni risultati siano consolidati nel
prossimo decreto correttivo del codice dei contratti pubblici attraverso il
rafforzamento del principio della centralità del progetto e del progettista, a
partire da una maggiore certezza della disciplina sulle assicurazioni e sul
calcolo dei corrispettivi. Ancora più importante, però – ha continuato il
Presidente OICE – è il percorso che deve portare alla semplificazione della
fase di gara e che, da anni, l'OICE sostiene che debba passare per la messa in
linea di tutte le banche dati che possono consentire in tempo reale il controllo
di requisiti di ordine generale e speciale dei concorrenti. Il Ministero delle
Infrastrutture ha avviato un buon lavoro che va finalizzato con efficacia e
efficienza, così come occorre mettere a regime il sistema dei bandi-tipo e dei
contratti-tipo, equilibrando il rapporto fra pubblico e privato. Infine occorre
evitare che il nuovo sistema finisca per introdurre ulteriori e pesanti oneri
per i progettisti, così come ha segnalato il Consiglio di Stato nel recente
parere sul decreto in tema di livelli di progettazione. Su tutte queste materie
– ha concluso Gabriele Scicolone – l'OICE ha pronte le sue proposte
sempre tese alla trasparenza, alla concorrenza e all'efficienza del sistema,
affinché alla crescita della domanda pubblica di servizi di ingegneria e
architettura corrisponda anche un progressivo innalzamento dell'innovazione
dell'offerta, percorso di cui l'introduzione graduale dei processi BIM che
stiamo seguendo e promuovendo, è parte fondamentale.
Tornando ai dati e secondo l’aggiornamento al 31 dicembre 2016 dell'osservatorio
OICE-Informatel, le gare per servizi di ingegneria e architettura rilevate nel
mese sono state 538 (di cui 85 sopra soglia), per un importo complessivo di 91,5
milioni di euro (74,7 sopra soglia). Rispetto al mese di dicembre 2015, al netto
del maxibando già citato, il numero delle gare cresce del 60,6% (+88,9% sopra
soglia e +56,2% sotto soglia), e il loro valore cresce del 51,0% (+48,8% sopra
soglia e +61,9% sotto soglia), se avessimo preso in considerazione anche il
maxibando il valore sarebbe a -71,6%. Da segnalare tra le gare del mese quella
della regione Sardegna da 32,2 milioni di euro per l'affidamento del servizio di
assistenza tecnica per l'attuazione del p.o. Sardegna 2014-2020, divisa in 4
lotti.
Nel mese di dicembre le gare di sola progettazione hanno avuto incrementi del
36,5% in numero e del 35,2% in valore, sempre rispetto a dicembre 2015.
Molto positivo il confronto dei dodici mesi del 2016 e del 2015: da gennaio a
dicembre 2016 sono state bandite 5.159 gare per un importo complessivo di 764,7
milioni di euro che, rispetto al 2015 al netto del maxibando di dicembre,
crescono del 31,5% nel numero (+58,4% sopra soglia e +28,9% sotto soglia) e del
63,3% nel valore (+87,2% sopra soglia e +9,3% sotto soglia). Al lordo del
maxibando il valore messo in gara nel 2016 cresce solo del 4,8%.
Dobbiamo registrare che sono sempre molto alti i ribassi con cui le gare vengono
aggiudicate. In base ai dati raccolti fino a dicembre il ribasso medio sul
prezzo a base d'asta per le gare indette nel 2015 è al 40,0%, le prime notizie
che riguardano le gare pubblicate nel 2016 ci danno un ribasso che arriva al
40,7%.
Le gare italiane pubblicate sulla gazzetta comunitaria sono passate dalle 351
unità del 2015, alle 556 dei dodici mesi appena trascorsi, con una crescita del
58,4%. Nell’insieme dei paesi dell’Unione Europea il numero dei bandi presenta,
nello stesso periodo, una crescita del 10,6%. Nonostante questo l’incidenza del
nostro Paese continua ad attestarsi su un modesto 2,7%, un dato di gran lunga
inferiore rispetto a quello di paesi di paragonabile rilevanza economica:
Francia 30,1%, Germania 21,3%, Polonia 7,8%, Gran Bretagna 5,5%.
Nel 2016 l’andamento delle gare miste, cioè di progettazione e costruzione
insieme (appalti integrati, project financing, concessioni di realizzazione e
gestione), è in crescita nel valore, 8.181,0 milioni di euro +59,7% rispetto al
2015, e in calo nel numero, 582 gare -54,8%. Gli appalti integrati (possibili
con il nuovo codice degli appalti solo nei settori speciali) da soli mostrano,
sempre rispetto al 2015, cali del 68,6% in numero e del 18,0% in valore.
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