Dichiarazioni fatte nel corso della discussione del dl 187 in Aula sulla manifestazione degli “Stati Generali delle Costruzioni”

2/12/2010

.............

ANTONIO BORGHESI. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

ANTONIO BORGHESI. Signor Presidente, intervengo solo per ricordare che in piazza, di fronte al Parlamento, stanno pacificamente manifestando i rappresentanti delle imprese di costruzioni e di lavoratori del settore delle costruzioni. Costoro stanno manifestando insieme per informare di una situazione drammatica che sta investendo il loro settore. Nel settore delle costruzioni, dove le imprese sono spesso anche di piccole dimensioni, si è registrata una perdita, lo scorso anno, di 250 mila posti di lavoro e le aspettative sono che, entro la primavera, ci sia un'ulteriore perdita di 350 mila posti di lavoro. È un evento catastrofico anche perché spesso si tratta di personale non di elevata qualificazione, di manovalanza, che avrà delle difficoltà enormi a trovare delle coperture oppure a trovare altri posti di lavoro. Il Governo non è ininfluente in questo settore, almeno per due motivi: a proposito sia di grandi sia di piccole opere ci sono tante delibere del CIPE che vengono anche mediaticamente enfatizzate dal Governo, ma a cui non seguono azioni vere e reali di avvio di queste opere.

Vi è poi un altro tema: molte di queste piccole imprese, e soprattutto quelle più piccole, sono fortemente danneggiate dal Patto di stabilità, che impedisce ai comuni, anche a quelli che potrebbero farlo, di pagare le forniture che hanno ricevuto, le prestazioni e gli stati di avanzamento di queste imprese. Credo che il Governo dovrebbe farsi carico di questa situazione ed agire di conseguenza.

..........

CESARE DAMIANO. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

CESARE DAMIANO. Signor Presidente, vorrei associarmi alla preoccupazione dell'onorevole Borghesi a proposito della situazione del settore dell'edilizia che - come sappiamo - è in profonda crisi e segnalare un fatto importante e inedito: questa mattina di fronte alla Camera, in piazza Montecitorio c'è stata una manifestazione, che io sappia - per quanto conosco il movimento sindacale e le imprese - la prima nella storia che ha visto insieme, in piazza, i rappresentanti delle associazioni dell'impresa e i rappresentanti dei lavoratori, i sindacati.

Quindi, vi erano sigle sindacali unitarie, CGIL e CISL e UIL, associazioni di industriali (Confindustria), delle imprese artigiane, delle cooperative e di tutta la filiera delle costruzioni.

Perché questa manifestazione? Si è trattato di una denuncia di assenza di politiche economiche e industriali, in un comparto che svolge da sempre un ruolo di traino dell'economia.

Credo che valga la pena di sottolineare i motivi di questa mobilitazione. Il motivo fondamentale è l'inerzia del Governo: ad un anno dagli «stati generali» delle costruzioni, che avevano denunciato una situazione di crisi che puntualmente è avvenuta e si è aggravata, nulla è stato fatto dal Governo e qui non si chiede da parte di coloro che hanno manifestato di ottenere vantaggi o privilegi per la categoria, ma di restituire al settore le priorità che gli competono, attraverso una serie di interventi che possano ripristinare il corretto funzionamento del mercato.

Del resto, le cifre fanno impallidire: 250 mila posti di lavoro persi, il 300 per cento in più di utilizzo di ammortizzatori sociali e di cassa integrazione, il 20 per cento in meno nelle produzioni di settori di materiali della costruzione, circa 70 miliardi di euro in meno del valore complessivo delle produzioni. La situazione è diventata così grave perché non c'è stata un'efficace azione da parte del Governo e inoltre, vorrei ricordarlo, c'è un inaccettabile danno - al di là delle dichiarazioni - causato dal ritardo dei pagamenti della pubblica amministrazione, con punte di ritardo anche di 24 mesi, che fanno emergere un quadro di assoluta gravità.

Quindi, tutto ciò, sommato al progressivo disimpegno dello Stato nella realizzazione delle opere pubbliche, testimonia il calo di risorse stanziate per nuove infrastrutture. Le recenti deliberazioni in manovra finanziaria confermano questo andamento.

Allora cosa bisogna fare? Chiedo al Presidente che si faccia interprete presso il Governo di una richiesta di convocazione delle parti per l'ascolto della domanda che proviene da questa manifestazione, da questi stati generali, che punti allo sblocco dei pagamenti per le imprese da parte della pubblica amministrazione, a rendere disponibile le risorse destinate dal CIPE alle priorità infrastrutturali, a partire da quelle attribuite ai programmi di piccole e medie opere dell'edilizia scolastica, e all'eliminazione delle distorsioni di carattere fiscale.

Infatti, se non abbiamo la capacità di ridare slancio ad un settore così fondamentale per lo sviluppo del Paese, purtroppo assisteremo ancora, nel prossimo periodo, ad un'involuzione della situazione, che avrebbe chiaramente gravi ripercussioni sul piano dell'espansione e dell'occupazione.

....

SAVINO PEZZOTTA. In secondo luogo, stamattina ho visto - ci ho anche parlato perché sono amici - gli edili. L'aspetto di notevole importanza, anche dal punto di vista politico, è che c'erano imprenditori e lavoratori, il che vuol dire che la situazione è grave e che il Governo dovrebbe intervenire direttamente. ..........

........

SIMONETTA RUBINATO. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

SIMONETTA RUBINATO. Signor Presidente, intervengo molto brevemente solo per ricordare come ha già fatto il collega Pezzotta, la manifestazione che si è tenuta oggi davanti a Montecitorio dell'Associazione nazionale costruttori edili.

La suddetta manifestazione denota la totale incapacità di questo Governo di coniugare rigore e crescita. Il nostro Paese ha toccato una quota record del debito pubblico pur con manovre recessive sull'economia. Il settore dell'edilizia in particolare ha contato 250 mila posti di lavoro persi in Italia, dei quali 50 mila sono concentrati in Veneto, la regione dalla quale provengo.

È chiaro che bisogna portare avanti una politica del rigore, ma esiste il cosiddetto debito buono, ossia quello che si assume oggi per le generazioni future ed è, in particolare, il debito per la formazione, l'istruzione e per le infrastrutture di questo Paese, che è carente nel settore dei trasporti, dell'energia e delle infrastrutture pubbliche relative ai servizi fondamentali: penso alle scuole, ai disastri idrogeologici di cui il nostro territorio purtroppo è ricco.

Credo che davvero con l'Europa che ci chiede di pagare senza ritardo le imprese, in particolare le piccole e medie imprese - solo il comparto edilizio vanta un credito nei confronti delle pubbliche amministrazioni di 15 miliardi di euro - e di rendere più competitivo il nostro Paese possa essere concertata in sede europea una politica del rigore, ma per la crescita e non per l'aumento ulteriore di spesa corrente che ha portato il nostro debito pubblico ad una quota record senza produrre crescita.

Mi auguro quindi che quella di oggi, alla quale il Partito Democratico ed io personalmente siamo particolarmente vicini, sia una manifestazione che risvegli la necessità di pensare davvero al futuro, distogliendo le risorse, laddove sono spese male e in modo inefficiente, per dare valore al futuro di questo Paese.

Come costituire una società
Guida rapida d'orientamento
Piattaforma Referenze Associati
Marketing e collaborazione per gli Associati OICE
Perché e come iscriversi a OICE Protocollo OICE Energy4you
Comunità Energetiche Rinnovabili
OICE ACCADEMY Premi OICE
Partner tecnici OICE

Ultimi aggiornamenti

IL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI (testo aggiornato al D.lgs. 209/2024) 2024 OICE 40a Rilevazione annuale 40a Rilevazione annuale sul settore delle società italiane di ingegneria consuntivo 2023 - previsioni 2024 2025 OICE 8 Rapporto sulla digitalizzazione e gare BIM 8° Rapporto sulla digitalizzazione e gare BIM 2024 2024 OICE International Report 2024 Report on the Foreign Activities of Italian Engineering, Architectural and Consultancy Companies Internazionalizzazione OICE 2025 Programma 2025 Webinar OICE ANAC sul FVOE: video e relazioni Video e presentazioni del webinar OICE-ANAC sul Fascicolo Virtuale dell'Operatore Economico (FVOE) 14 novembre 2022 Report trimestrale gare PNRR Report trimestrale sui bandi di progettazione e altri servizi tecnici per interventi a valere su risorse PNRR e PNC Convenzione BIZZARRI - RC professionale e cauzioni Convenzione Olimpia Cauzioni e Rischi tecnologici s.r.l /VHV Allgemeine Versicherung AG Bacheca interventi Associati OICE Articoli e interventi di Associati pubblicati su riviste tecniche e quotidiani anche on line L'OICE e il BIM (Building Information Modelling) Informazioni, eventi e documenti dall'OICE e da altre fonti Smart City: uno strumento per le Comunità Intelligenti Il Logo OICE Riservato agli Associati - Policy di utilizzo Agevolazioni ai Giovani per iscrizione OICE Recruitment Curriculum di specialisti italiani e stranieri e richieste di società Associate Oice Convegni e seminari OICE
Cerca nel sito