Grande successo e interesse per il 2° Forum Internazionale OICE sul BIM

7/7/2017

Lo scorso 22 giugno si è svolto a Roma, con grande partecipazione di pubblico, il 2° Forum internazionale OICE sul BIM dal titolo "Gli ultimi sviluppi: dalle best practice internazionali, dalla ricerca EFCA, dai casi pilota OICE e dalle case software". Al convegno cui hanno partecipato eminenti personalità del mondo scientifico, si sono anche confrontati, in una interessante tavola rotonda, esponenti del mondo politico, istituzionale e delle associazioni impegnate a livello internazionale.
I lavori sono stati aperti dal presidente OICE, Gabriele Scicolone che ha ribadito la centralità del tema della digitalizzazione per il settore dell'ingegneria e dell'architettura e ha illustrato l'impegno di OICE dal forum di Milano dello scorso anno fino al lancio e sviluppo del Progetto OICE-BIM coordinato da Antonio Vettese cui hanno partecipato Net Engineering e Politecnica.
Il percorso scientifico è stato aperto dal prof. John Messner (Professore di Architectural Engineering alla Penn State University, Direttore del Computer Integrated Construction Research Program-CIC, USA), già coordinatore della redazione delle NBIM GUIDE, ormai di riferimento non solo in USA, dove ha introdotto il concetto di BIM use e l'integrazione ottimale di metodi e strumenti nei processi di digitalizzazione. Coerentemente, Messner al Forum ha trattato il processo BIM nelle sue finalità di sviluppo di informazioni efficaci concentrandosi sui processi che caratterizzano il project delivery dalla sua fase iniziale sino alla consegna. Ha toccato, tra l'altro, il tema della raccolta delle informazioni dall'ambiente esistente, l'analisi dettagliata dei costi e dei tempi, la mappatura dei processi e lo scambio delle informazioni, la realizzazione del prodotto finale (fabbricare digitalmente prodotti diversi).

 

 

Successivamente ha preso la parola il prof. Bilal Succar, Professore all'Università Newcastle (Australia) che ha chiarito che cosa si intende per BIM: "una serie di tecnologie, processi, politiche e protocolli che permettono agli attori di pianificare e costruire". Secondo Succar l'utilizzo del BIM è legato ad un'analisi dei seguenti aspetti: la rapidissima trasformazione digitale; l'utilizzo e scambio delle informazioni, che non riguardano soltanto modelli, ma anche documenti e dati; l'individuazione del gestore delle informazioni. Fondamentale per Succar è non definire in modo statico i ruoli degli operatori BIM (già contenuti in una tavola di competenze) ma comprendere i cambiamenti e adeguarli dinamicamente secondo le necessità.
Il Forum è proseguito con la presentazione dei risultati di due progetti pilota italiani (la Variante ferroviaria Val di Riga e il restauro, la riqualificazione funzionale e l'adeguamento sismico dell'Ex Ospedale Estense a Ferrara), sviluppati dalle società di ingegneria Net Engineering e Politecnica nell'ambito del Progetto OICE-BIM coordinato da Antonio Vettese, rappresentante OICE nell'EFCA BIM task force e membro dell'EU BIM Group. Il progetto, basato sui concetti dell'information management e del project management, ha portato alla messa a punto di un template di riferimento (Bim Execution Plan) su key concept comuni alle due tipologie di progetti e lo sviluppo di template dedicati in modo mirato a ciascuno di essi.
I template sono accompagnati da tool: scheda progetto per digitalizzare la fase di riesame del contratto, strutturare lo start up e accompagnare il controllo durante lo sviluppo progettuale; tabella processi per organizzare tutti gli elementi di complessità dalle informazioni da sviluppare, alle entità responsabili a quelle interagenti, agli strumenti software, alle modalità di scambio delle informazioni al workflow di regolazione dei flussi informativi, Project breakdown structure per organizzare dati di progetto, vincoli ed informazioni parti d'opera con le relative schede di organizzazione dei dati di progetto e dei vincoli, Common data environment. Il loro utilizzo specifico, nei due progetti, è stato illustrato dai PM dei due progetti, dopo una trattazione, per tool, degli aspetti metodologici di ispirazione e di definizione e delle finalità in termini di risultati attesi. I progetti sono stati sviluppati con l'approccio di gradualità suggerito dalle best practice internazionali e dalla necessità di promuovere una efficace evoluzione delle modalità correnti verso livelli più avanzati di digitalizzazione senza compromettere i risultati programmati in termini di obblighi contrattuali connessi con le attività di progettazione oggetto dei rispettivi incarichi. Durante lo sviluppo dei progetti sono anche state consultate, in modo sistematico, le case software e sono state individuate le aree di miglioramento anche strumentali da perseguire.
Dopo la presentazione dei due casi pilota è stato avviato il dibattito della tavola rotonda, moderata da Mauro Salerno, giornalista di Edilizia e Territorio, che ha affrontato il tema "Come sviluppare operativamente in Italia la digitalizzazione della progettazione e della costruzione". In tale contesto il Presidente della Commissione Mit, Pietro Baratono, ha precisato che l'obbligatorietà di utilizzo del BIM è prevista all'art. 23 co. 13 del Codice dei contratti (D.lgs. 50/2016) e la bozza di decreto ministeriale, pubblicata tre giorni prima del Forum e oggetto di consultazione pubblica, è avvenuta in conformità di quanto previsto dall'art. 22 comma 4 della direttiva appalti (24/2014) che introduce l'utilizzo di metodi digitali per gli appalti pubblici. Secondo Baratono la proposta di decreto è "volutamente asciutta e generale" perché riguarda "una materia nuova facilmente evolutiva che non si presta ad essere regolamentata in modo esagerato".

 

Il Consigliere ANAC, Michele Corradino, ha dato grande rilievo alla formazione della P.A. cioè alla necessità di investimenti in hardware e software, ma ha anche mostrato preoccupazione sul significato di formazione e investimento sotto il profilo della copertura delle risorse per attuarlo. E' inoltre prioritario, ha aggiunto Corradino, definire attentamente la normativa affinché non ci sia violazione della metodologia BIM sulla concorrenza; "il BIM deve infatti essere uno strumento di innovazione e non oggetto di contenzioso". L'ANAC ha poi annunciato l'arrivo di un provvedimento per guidare le stazioni appaltanti verso le gare improntate ai canoni del "Building Information Modeling". Infine, condividendo quanto espresso dalla recente sentenza del Tar Milano n. 1210 del 29 maggio, Corradino ha asserito che ciò che è importante nella presentazione del progetto BIM è la capacità informativa dello strumento piuttosto che la dimensione del formato digitale. In risposta alle preoccupazioni ANAC è intervenuto il Presidente Baratono affermando che le risorse delle P.A. da destinare al BIM rientrerebbero nel quadro economico di spesa della P.A. e perciò non genererebbero alcun problema di spesa; esse rappresentano infatti soltanto il 2% dell'opera.
Massimo Sessa, Presidente del Consiglio Superiore dei lavori pubblici, ha espresso qualche perplessità sulla capacità da parte delle amministrazioni pubbliche di adottare BIM in maniera coerente ed efficace, non considerandole in larga parte pronte ad affrontare un percorso impegnativo quale quello delineato nella proposta ministeriale
Quindi è stata la volta delle stazioni appaltanti: ANAS e Italferr. Per Italferr è intervenuto l'Amministratore Delegato Carlo Carganico affermando il primato per importanza della metodologia BIM tra gli asset da seguire negli appalti, Italferr è già in grado sia in Italia, sia all'estero di utilizzare BIM e dare vita a nuovi processi di digitalizzazione che dovrebbero ridurre i tempi procedurali. Ha quindi riferito del recente varo del sistema di qualificazione per supporto alla progettazione in Bim, aperto a professionisti e società che vorranno rispondere al bando di gara europeo recentemente pubblicato. Per Vincenzo Marzi, Responsabile Coordinazione Progettazione di ANAS, la metodologia BIM è una sfida difficile, ma necessaria perché tale processo potrebbe fronteggiare i ribassi, ridurre i tempi, pianificare la manutenzione ecc. Anche l'ANAS ha già provveduto alla formazione del personale e all'implementazione dell'organizzazione per l'attuazione del BIM.
A conclusione della tavola rotonda Anthony Barry, board member FIDIC (Federazione Internazionale degli Ingegneri consulenti) ha completato l'argomento con alcune considerazioni sullo stato dell'arte a livello internazionale dell'uso e delle buone pratiche da adottare.
Nella sessione pomeridiana le case software main sponsor dell'evento (Flavio Andreatta di ALLPLAN, Ilaria Lagazio di AUTODESK, Jakub Wachocki di BENTLEY SYSTEMS, Hilario Bourg di GRAPHISOFT, Adriano Castagnone di S.T.A. DATA), hanno esposto le loro soluzioni con particolare attenzione alle esperienze sviluppate nel campo del CDE (Common Data Modelling). Dopo un dibattito moderato dal prof. Angelo Ciribini (professore dell'Università di Brescia) si sono conclusi i lavori.


L'organizzazione del forum è stata resa possbile dal contributo fornito da:

 

 

 

 

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