Successo dell’incontro OICE - Legacoop con la Struttura Commissariale per la ricostruzione del sisma del Centro Italia

28/2/2017

Ha riscosso un notevole successo l'incontro che si è svolto oggi a Roma, organizato da OICE, insieme a Legacoop Produzione e Servizi, nel quale Alfredo Bertelli, esperto del Commissario Vasco Errani, ha fatto il punto sulla situazione della ricostruzione post sisma con una apprezzata relazione dal titolo "Il ruolo del Commissario per la ricostruzione post- sisma, il quadro degli interventi realizzati e da realizzare, l'elenco dei professionisti e le modalità del loro coinvolgimento nell'opera di ricostruzione".
L'incontro, che ha visto anche un partecipato dibattito finale, è stato aperto da Marco Mingrone, responsabile progettazione e costruzioni di Legacoop Produzione e Servizi e dal Presidente OICE Gabriele Scicolone che ha sottolineato come le tematiche legate al sisma siano oggi al centro dell'attenzione di molti, ivi compresi professionisti e società che si sono mobilitate con l'iscrizione all'elenco dei professionisti per dare un contributo fattivo e reale alle popolazioni colpite .

Il vice presidente OICE, Giorgio Lupoi, ha affermato che l'Associazione "crede fortemente che l'ingegneria organizzata possa dare un importante contributo alla ricostruzione, insieme ai professionisti, e ha ringraziato la Struttura governativa per il serio e apprezzato supporto che ha consentito anche alla committenza privata di poter contare sull'apporto delle società di ingegneria, inizialmente escluse dall'ordinanza n. 12, senza alcuna ragione logica".

Nella sua relazione Bertelli ha ricostruito tutte le tappe del sisma che dal 24 agosto, alla scossa del 30 ottobre e a quella più recente del 18 gennaio "ha allargato il cratere da 60 a 131 comuni. Le ultime scosse del 18 gennaio, seguite anche da altre, ormai danno l'idea di un terremoto senza fine. Fra i primi 60 comuni alcuni sono stati sostanzialmente rasi al suolo. In alcune di queste realtà non si può ricostruire nulla, ed è difficile anche trovare le aree dove ricostruire. Bisogna capire se si potrà fare la ricostruzione e come farla per non are adito più a crolli."

La struttura del commissario, ha detto Bertelli, "si deve oggi occupare di un cratere che arriverà forse a 140 comuni e siamo consapevoli che ce ne sono anche altri con danni che il decreto-legge considera finanziabili."
Per quel che riguarda i danni "siamo a 300.000 immobili colpiti, una cifra enorme se si pensa che a L'Auqila erano 75.00 e in Emilia 45.000. Ci sono paesi desertificati, popolazioni sparse fra coste e altre zone. Più della metà delle Marche é coinvolta dai danni."
Queli quindi gli obiettivi da perseguire nell'immediato ? Per Bertelli innanzitutto "il primo problema da affrontare è che si spopolino paesi. Bisogna rifare le scuole e fare ripartire le attività minimali. I tempi della risposta devono essere rapidissimi, ed è impossibile fare aedes in nove mesi. Dobbiamo riparte subito immobili con danni lievi; le ordinanza della protezione civile ci sono per riparare fino al 100% di contributo pubblico anche le seconde case che abbiamo considerato fondamentali per la tenuta economica di quei territori, oltre alle prime case. Vanno tenute presenti le esigenze socio economiche in un'area che era già in fortissima difficoltà anche prima. Necessario invertire la rotta con riparazione danni lievi subito attraverso l'ordinanza che è pronta da novembre e che consente di saltare pareri.

Sul tema degli incarichi professionali per Bertelli è stato dato un" segnale che non si può ripetere l'esperienza di accaparramento di incarichi come in Emilia e a L'Aquila; non è immaginabile che si possano prendere 500 incarichi senza una struttura e fare le fotocopie di progetti che verranno poi bocciati. Stiamo chiedendo standard elevati di efficienza con miglioramento sismico del 60/80%, poi procederemo con l'adeguamento sismico. Il tetto agli incarichi per la parte pubblica e per quella privata ha bloccato la partenza degli interventi per i danni lievi e sono stati i professionisti a dirmi che nessuno si brucia il tetto di incarichi per piccoli interventi. Così abbiamo deciso di togliere dal tetto gli incarichi per danni lievi e le schede AEDES, per fare partire la progettazione dei piccoli interventi su edifici (rafforzamenti puntuali). Saranno esclusi dal limite alla cumulabilità di affidamenti anche gli incarichi di microzonazione sismica dati dai comuni".

C'è anche un problema con le strutture pubbliche locali: "I sindaci spesso non sono attrezzati per fare ordinanze di sgombero, per fare la progettazione delle opere di urbanizzazione in un contesto in cui gli uffici tecnici sono stati depauperati di professionalità e oggi non sono più capaci. E' impossibile metterci sei mesi per dare a un sindaco un tecnico. Con questo livello di amministrazioni locali non abbiamo avuto scelta se non centralizzare, anche con difficoltà. Ora gli strumenti per ripartire ci sono, per danni lievi e gravi, per gli incarichi professionali e per le imprese che devono essere nella Whittie list del ministero dell'interno. In un'unica banca dati finiranno dati di tutti gli operatori, professionisti, imprese, per tracciare tutti gli interventi. Siamo quasi pronti con l'ordinanza per danni gravi alle abitazioni e quindi la strumentazione ci sarà tutta."

Sulle scuole Bertelli ha aggiunto che "è un tema fondamentale perché le famiglie devono essere tenute sul territorio. Sono circa 7/800 le scuole danneggiate. Andranno riparate tutte con adeguamento sismico.
In prima battuta almeno 21 scuole devono essere affrontate direttamente dal commissario che lo ha fatto con la sua struttura supportata dalle università che però non sono state incaricate di fare i progetti, ma di collaborare su alcuni profili relativamente a progetti definitivi che saranno firmati dalla struttura del commissario. Questa strada era l'unica per avviare con rapidità almeno una parte della ricostruzione scolastica per fare rientrare le famiglie nei territori."

Da qui l'appello di Bertelli "perché tutti, amministrazioni, professionisti, società e imprese, collaborino per avviare in fretta la ricostruzione ed evitare lo spopolamento". (A.M.)

Foto dell'incontro

 

 

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