Il Padiglione di Expo 2015 del Regno Unito è stato nominato vincitore del premio "Le Architetture dei padiglioni di Expo Milano 2015", patrocinato da OICE, ANCE, INARCH, Federcostruzioni e CNAPPC
L'annuncio è stato dato nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta stamane a Milano presso la sede della Triennale.
Il professore Gabriele del Mese, presidente della giuria di cui ha fatto parte il vice presidente OICE per l'internazionalizzazione Alfredo Ingletti, ha sottolineato che il padiglione vincitore "si presenta come un accurato inno alla salvaguardia della natura: design e arte si sono interfacciati e amalgamati in un linguaggio sottile e poetico, in sintonia con il tema dell'Expo".
Per l'OICE ha partecipato alla conferenza stampa il vice presidente con delega per l'EFCA e FIDIC, Maurizio Boi che nel suo intervento ha messo in evidenza come l'esperienza di Expo 2015 dimostra, nella sua fase finale, "il ruolo fondamentale della capacità organizzativa e gestionale nella predisposizione e realizzazione di progetti di grande rilievo architettonico; l'esperienza del padiglione inglese ha dimostrato che soltanto attraverso il coordinamento di più gruppi professionali e multidisciplinari e la gestione della commessa con le tecniche del project management, è possibile portare a termine ardite e innovative opere di alta qualità architettonica."
Il vice presidente Boi ha anche affermato che "il modello Expo 2015, nella sua attuazione finale, rappresenta un esempio virtuoso che ha visto esaltare la capacità dell'ingegneria organizzata e di tutta la filiera delle costruzioni nella realizzazione ,nei tempi previsti, di manufatti complessi."
In questa ottica Boi ha anche sottolineato "l'utilità del ricorso, intelligente, a metodologie come il BIM largamente impiegate a livello internazionale, ma che devono essere calate correttamente nell'esperienza italiana. Soltanto adottando anche in Italia queste tecniche e queste metodologie l'ingegneria e l'architettura italiana potranno concorrere da pari a pari con le realtà straniere."
Presenti all'evento anche i presidenti delle altre organizzazioni promotrici del Premio: Adolfo Guzzini per IN/ARCH, Claudio De Albertis per Ance, Leopoldo Freyrie per il Consiglio nazionale degli architetti, Rodolfo Girardi per Federcostruzioni.
Oltre al premio al Regno Unito la giuria ha anche assegnato tre menzioni speciali fuori concorso, la prima è andata ai "cluster", le strutture realizzate da 183 studenti del mondo per i Paesi che non avevano possibilità di gestire un padiglione intero; la seconda agli operatori "che ben hanno amalgamato le strutture di Paesi spesso così distanti tra loro", commenta la giuria; la terza menzione speciale è stata assegnata a Brasile, Cile e Marocco, "per l'applicazione di tecnologie e materiali tipici della loro nazione". (A.M.)
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