Il Tribunale di Bologna, con la sentenza n. 2481 del 7 agosto 2015 della seconda sezione civile, ha affermato la legittimità dei contratti stipulati dalle società di ingegneria con committenti privati, ritenendo abrogato fin dal 1997 il divieto di svolgimento in forma societaria di attività professionali.
La pronuncia riguarda un contratto di progettazione e di direzione dei lavori di un nuovo immobile stipulato da una società di ingegneria costituita come s.r.l, , rispetto al quale il giudice testualmente afferma "si aderisce all'orientamento della giurisprudenza della Corte di appello di Roma (2575/07, 2586/07, 594/06) secondo cui il divieto di esercitare attività libero professionale in forma societaria è stato abrogato dalla legge 266/1997, e l'articolo 17 comma 6 della legge 109/94 detta una definizione delle società che possono effettuare attività di progettazione, direzione lavori ed accessori applicabile anche ai lavori privati"
Viene quindi confermato, come da sempre sostiene l'OICE anche con riguardo alle sentenze della Corte di appello di Roma del 2006 e del 2007 richiamate dal giudice di Bologna, che il riconoscimento giuridico delle società di ingegneria è pienamente operativo anche in ambito pubblico e che ogni tentativo di sostenere il contrario è puramente strumentale.
La sentenza è stata commentata dal Presidente OICE Patrizia Lotti con il comunicato stampa diffuso pochi minuti fa.
(A.M.)