Martedì 17 Marzo l’ANCE ha ospitato un incontro tra una delegazione comprendente i massimi dirigenti di alcuni grossi gruppi del settore costruzioni e rappresentanti delle imprese italiane: all’incontro è stata invitata anche l’OICE, rappresentata per l’occasione dal Consigliere, Ing. Giorgio Galli.
La delegazione libanese comprendeva Mohamed Choucair (Presidente della Federazione delle Camere di Commercio in Libano), Yusuf Kanan (CEO di Consolidated Contractors Company), Fouad Makzoumi (Presidente di Future Pipe Industries), Jacques Sarraf (Presidente di Malia Group), Wajih Bizri (Presidente di Sipes Group), Elie Rizk (CEO di MICE Arabia Group) e Gaby Tamer (Presidente di G.Taner Holding).
L’incontro è stato aperto dal Ministro Plenipotenziario Massimo Rustico, Responsabile ANCE per le attività estere, e dall’Ambasciatore d’Italia a Beirut Giuseppe Morabito, il quale ha sollecitato le imprese Italiane ad attivare al più presto partnership in Libano, definendola la “porta per il Medio Oriente e per l’Asia”.
Lo stesso concetto è stato ripreso poi dagli imprenditori Libanesi, che hanno manifestato un forte interesse ad incrementare la collaborazione con il settore delle costruzioni Italiano, che già vanta importanti esperienze e collaborazioni sia in Libano sia nella regione del Medio Oriente.
E’ stato anche sottolineato che in Libano, in aggiunta ai tradizionali settori dell’edilizia e delle infrastrutture, si sta aprendo un mercato nuovo nell’oil & gas grazie al previsto sfruttamento dei giacimenti off-shore recentemente scoperti nel Mar Mediterraneo nell’area prospiciente il Libano.
In generale gli ospiti presenti hanno descritto le imprese libanesi come i partner ottimali per l’acquisizione di commesse di grandi dimensioni nel Medio Oriente, in considerazione della loro comprovata capacità imprenditoriale e solidità finanziaria, della stabilità del paese che non ha subito conseguenze rilevanti dagli eventi della “Primavera Araba”, della grande esperienze dei contractor locali nell’intera regione e soprattutto della loro capacità di operare in iniziative che prevedono partecipazione finanziaria da parte dei privati (investimento diretto per il settore edilizio e/o PPP per il settore infrastrutture): secondo i presenti infatti i programmi di ricostruzione nella Regione del Medio Oriente si appoggeranno molto su risorse finanziarie fornite dal settore privato.
Le aree di immediato e principale interesse proposte sono, oltre al Libano, il Kurdistan Iracheno e l’Arabia Saudita, oltre ad alcuni paesi del Nord Africa, in primis l’Egitto. In aggiunta i contractors libanesi hanno esortato le imprese italiane a proporsi per partnership nei paesi dell’Africa Sub-Sahariana, per i quali è previsto un forte sviluppo nel prossimo decennio. Allo stesso modo le imprese italiane sono state sollecitate ad iniziare a pianificare, insieme a partner libanesi, la propria partecipazione alla ricostruzione della Siria che, secondo gli ospiti libanesi, comincerà a partire dal 2016: attori importanti francesi e tedeschi del settore costruzioni si sono già fatti avanti per discutere accordi con le controparti libanesi per la ricostruzione della Siria, con un importante supporto da parte dei rispettivi Governi.
La parte finale dell’incontro ha visto interventi da parte di Corrado Pasetti (ICS Costruzioni), Claudio Piconi (Trevi), Gianluca Menchini (CMC Ravenna, che si è recentemente aggiudicata un appalto per lavori idraulici per circa 200 MEuro a Beirut) e Giorgio Galli per conto dell’OICE. Nel suo intervento l'Ing. Galli ha sottolineato come le società di ingegneria abbiano già una presenza, seppure ridotta, nell'area del Medio Oriente. "Il Libano costituisce una grande opportunità ma è necessario avere delle partnership forti con il mondo delle costruzioni visto che il mercato è presidiato da concorrenti importanti come Dar Al Hendasah e Khatib & Alami" - ha detto l'Ing. Galli ed ha aggiunto: "siamo a disposizione per follow up operativi volti ad attivare collaborazioni sia per il mercato del Medio Oriente che per quello africano".
La partnership con questi colossi, già molto ben inseriti, è la via auspicata per trovarsi per esempio uno spazio nel grosso programma di ricostruzione della Siria, sul quale i contractors libanesi stanno puntando molto.
Per ulteriori informazioni è possibile contattare l'Ufficio Internazionale dell'OICE all'indirizzo internazionale@oice.it