Come previsto dalla legge n. 125/2013, il SISTRI (Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti) entrerà in vigore per tutti dal 3 marzo 2014.
Gli obbligati all’utilizzo del Sistema sono, in estrema sintesi, coloro che producono, trasportano e ricevono rifiuti speciali pericolosi.
Il 6 febbraio si è tenuto in Confindustria un incontro, cui ha partecipato per conto dell’OICE Paolo Pipeschi dell’associata “ambiente sc”, per analizzare gli aspetti e le criticità più importanti.
È stato fatto il punto della situazione normativa e regolamentare relativa al SISTRI, del campo di applicazione con tutte le particolarità, della storia di avvio della operatività, dell’attuale operatività e dei problemi connessi, del contributo.
Inoltre sono stati illustrati e discussi i problemi di riavvio e di riallineamento dei dispositivi token USB, le numerose istruzioni disponibili, una per ogni procedura, le difformità dalla norma e dalla pratica, le azioni pratiche di riallineamento che possono impedire il funzionamento del SISTRI per l’operatore non allineato.
Per queste problematiche si consiglia il ricorso al call center che, ad oggi, risulta efficiente.
Sono stati poi affrontati numerosi problemi specifici, arrivando alla conclusione che ognuno di essi non ha una soluzione stabile nel tempo ma, in funzione dell’aggiornamento del Sistema, delle indicazione dei manuali e delle indicazioni del call center, queste possono cambiare.
Oltre ai problemi di riallineamento e all’incertezza degli adempimenti per la mancata corrispondenza tra norme, manuali e reale operatività, i principali problemi evidenziati riguardano i punti che seguono.
• Il manuale operativo disponibile è disallineato in molti punti dalle attuali possibilità di gestione del Sistema.
• Le soluzioni per riattivare i token USB che non funzionano necessitano di persone esperte nel software oppure della sostituzione del dispositivo da parte del SISTRI. La sostituzione è a titolo oneroso se al SISTRI risulta che l’hardware funziona.
• Le modifiche relative al delegato possono essere fatte on line e la sostituzione è realmente attiva da subito, ma la normativa richiede una procedura di comunicazione al SISTRI. Non è chiaro quindi se il primo percorso ha caratteristiche legali assicurate.
• In caso di nuova produzione di rifiuti pericolosi l’azienda deve preventivamente essere iscritta al SISTRI; tuttavia in caso di produzione accidentale è consentita una iscrizione al SISTRI entro tre giorni dall’evento. La criticità sta nel confronto tra tempi di risposta del SISTRI ed i tempi da rispettare obbligatoriamente per le registrazioni dei rifiuti.
Aspetto positivo è che il SISTRI è operativo dal 3 marzo 2014, ma le sanzioni sono sospese fino al 31 luglio 2014.
In questo periodo è obbligatorio continuare l’utilizzo del vigente Sistema di tracciabilità, costituito dalla tenuta ed uso di registri e formulari. Di fatto, tale periodo di 5 mesi sarà utile per acquisire familiarità con il sistema.
Confindustria partecipa ai tavoli con il Ministero dell’Ambiente per la soluzione dei problemi relativi al funzionamento del SISTRI.
Seguiranno altre riunioni per la verifica del funzionamento del sistema. (F.B.)