A dieci anni dalla presentazione della 443/201, nota come Legge Obiettivo, Legambiente ha presentato oggi, in un dossier elaborato su dati della Camera dei Deputati e del Cresme, il bilancio dei risultati con un'analisi puntuale delle trasformazioni e delle modifiche dell'elenco delle priorità, degli aumenti dei costi e dei rischi legati al proliferare dei cantieri aperti senza alcuna certezza di realizzazione. Al convegno, che si è tenuto a Roma, hanno partecipato, tra gli altri, Alfredo Peri (Assessore trasporti Emilia Romagna e Presidente Federmobilità), Wladimiro Boccali (Sindaco Perugia e Presidente Commissione trasporti ANCI), Luigi Grillo (Presidente commissione Lavori pubblici Senato), Giorgio Gallesio, vicepresidente ANCE, Edoardo Zanchini (responsabile trasporti Legambiente), Roberto Della Seta (Commissione Ambiente Senato), Fabio Granata (Vicepresidente Commissione Antimafia Camera dei Deputati), Debora Serracchiani (Commissione trasporti Europarlamento) Riccardo Conti (responsabile Infrastrutture PD) e Vittorio Cogliati Dezza (Presidente nazionale Legambiente). Da 196 le opere prioritarie sono diventate 348; i costi sono aumentati di oltre il 190%, cosicché ad oggi, con oltre metà delle opere ancora in fase di studio di fattibilità, mancano all'appello 262 miliardi di euro per la realizzazione delle sole infrastrutture di trasporto. Solo il 21,1% delle opere è stato realizzato, l'11,1% è in cantiere o in gara (pari al 9,8% della spesa), il 16,9% delle opere ha superato la fase di progettazione definitiva, mentre il 50,9% è ancora fermo alla progettazione preliminare o allo studio di fattibilità. Per quanto riguarda la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale sono state 76 le opere approvate su un totale di 82 quasi a totale beneficio delle autostrade (97,8% di successi). In allegato il documento integrale. (FC)