In risposta ad una interrogazione parlamentare, il Ministero delle infrastrutture ha preso posizione sulla sentenza del Consiglio di Stato, Sez. V n. 4614 del 3 ottobre 2017 che si è pronunciato favorevolmente sulla possibilità in capo alla pubblica amministrazione di procedere ad un bando di gara con conferimento di incarichi professionali a titolo gratuito (meglio: con compenso pari a 1 euro). Sulla pronuncia l'OICE ha immediatamente preso una posizione critica (vedasi comunicato del 5 ottobre) a tutela della dignità di tutti i prestatori di servizi di ingegneria e architettura, anche appoggiando iniziative provenienti da altri soggetti del mondo delle professioni (vedasi comunicato del 16 ottobre).
In particolare il ministero, avallando la tesi del Consiglio di Stato (presente in commissione ambiente della Camera il Sottosegretario Basso De Caro), ha affermato che l'affidamento di servizi a titolo gratuito si configura come un contratto a titolo oneroso e, quindi, soggetto alla disciplina del Codice dei contratti pubblici. Secondo il Ministro delle Infrastrutture, però, "la garanzia di serietà e affidabilità non necessariamente trova fondamento in un corrispettivo finanziario della prestazione contrattuale ma può avere analoga ragione anche in un altro genere di utilità, pur sempre economicamente apprezzabile, generata dal contratto stesso".
Confermando la tesi sostenuta dalla Corte dei Conti, non vi è ostacolo - si legge nella risposta del Ministero - all'indizione di un bando pubblico per il conferimento di incarico gratuito con la previsione del mero rimborso delle spese sostenute. Inoltre "non vi è estraneità sostanziale alla logica concorrenziale che presidia il Codice degli appalti pubblici quando si bandisce una gara in cui l'utilità economica del potenziale contraente non è finanziaria ma è insita tutta nel fatto stesso di poter eseguire la prestazione contrattuale". In sostanza, come affermato dalla Magistratura contabile, per il Ministero l'indiretto vantaggio, anche economico, discendente dall'aver conseguito uno specifico incarico professionale, anche se gratuito, concorrerà ad accrescere il prestigio professionale e la notorietà da parte del progettista.
In allegato la risposta del Ministero e il testo dell'interrogazione parlamentare. (A.M.)