L'OICE, rappresentata dal Vicepresidente Alfredo Ingletti e dal Consigliere Patrizia Vianello, ha preso parte alla delegazione italiana che ha "accompagnato" il Presidente del Consiglio Matteo Renzi e il Ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi, nella recente "tournée" commerciale in Cina (11-12 giugno).
Scopo del viaggio è stato quello di dare sostanza all'impegno politico ed economico tra i due paesi e gettare le basi per riallineare la bilancia commerciale tra Italia e Cina attualmente a svantaggio del nostro Paese (10 miliardi contro 23).
Il Business Forum ha offerto l'occasione a Renzi di sottolineare come oggi sia necessario un cambio culturale che porti le imprese a smettere di delocalizzare e a vedere ai mercati esteri per internazionalizzare. Una strategia che può sembrare paradossale ma che può consentire di riportare ricchezza in Italia e garantire nuova occupazione nel nostro Paese.
Una tesi, questa, in qualche modo sostenuta e anticipata dall'OICE durante i lavori del convegno tenutosi lo scorso 5 giugno all'Ara Pacis di Roma e apprezzata nel corso dei colloqui bilaterali Italia-Cina dove la nostra organizzazione è stata invitata a partecipare per la prima volta.
L'occasione ha permesso al Ministro Guidi di firmare il memorandum di intesa con il Ministero del Commercio cinese per la collaborazione economico-commerciale in cinque settori prioritari tra cui quello delle Smart Cities, di specifico interesse del settore dell'ingegneria.
Al momento sono state siglate intese commerciali riguardanti prodotti e marchi ma il Ministro Guidi è apparso sensibile a recepire le riflessioni dei rappresentanti dell'OICE a impostare strategie rivolte a "esportare" in Cina anche intellighenzia, progettualità, capacità professionali, consulenza, attività di servizi ossia quanto di meglio il back ground italiano può garantire all'estero, in particolare sui mercati dell'estremo oriente, dove l'eccellenza italiana è apprezzata e ricercata.
Un altro tema sottoposto all'attenzione del Ministro Guidi dalla delegazione OICE è stato quello di esortare le grandi aziende pubbliche a coinvolgere, anche attraverso partnership, le piccole realtà private finora considerate solo subappaltatrici di servizi di supporto.
Ciò potrebbe rappresentare un volano per la crescita delle organizzazioni più piccole senza che venga tolto spazio e mercato a quelle statali di grandi dimensioni.