Si è svolto il 6 novembre 2013 presso il Ministero degli Affari Esteri l'incontro di presentazione del nuovo Ambasciatore d'Italia nella Repubblica dello Zimbabwe, Enrico De Agostini. All'incontro è intervenuto per l'OICE il Vicepresidente Alfredo Ingletti.
Straordinaria la conoscenza dell'Africa sub-sahariana da parte di De Agostini. Console in Sudafrica, ha svolto le precedenti missioni in Ghana e Mozambico. De Agostini ha incontrato al Ministero rappresentanti delle Istituzioni e del mondo economico e imprenditoriale italiano prima di assumere le funzioni diplomatiche il 1° gennaio 2014.
La situazione del Paese è al momento descritta come sufficientemente stabile. Le recenti elezioni, nonostante abbiano confermato per la settima volta consecutiva l'ormai novantenne Robert Mugabe, si sono svolte, secondo gli osservatori internazionali, in maniera abbastanza regolare. Le istituzioni internazionali stanno ipotizzando di alleggerire il sistema di sanzioni verso il Paese, che negli ultimi anni ha impedito gli scambi, anche di natura commerciale.
I settori di maggiore interesse per il paese sono l'agricoltura, le attività estrattive e le infrastrutture. Nel 2012 le esportazioni italiane verso lo Zimbabwe hanno raggiunto i 24 milioni di Euro (18 nel 2010) e quelle zimbabwane in Italia i 98 milioni (119 nel 2010). Nei primi 5 mesi del 2013 le esportazioni italiane verso lo Zimbabwe sono state di 16 milioni di Euro e le importazioni di 42 milioni di Euro. C'è quindi spazio per sviluppare una rafforzata azione di promozione nel Paese. In questo contesto, il ruolo dell'ingegneria è fondamentale e strategico quale "esploratore" del mercato e quale veicolo per gettare le basi per la successiva penetrazione delle aziende italiane, in particolare del settore delle costruzioni. "E' importante per le nostre società - ha detto Ingletti - essere informati e supportati nella partecipazione alle gare internazionali e locali, ma anche nella definizione di soluzioni che prendano spunto dal dono di studi di fattibilità o progetti preliminari che possano poi essere la base per progetti nei quali le imprese italiane avrebbero evidenti vantaggi competitivi".
L'Ambasciatore ha dato la massima disponibilità a collaborare con l'OICE e a fornire agli uffici di Roma tutte le early warning di interesse per il settore.
(M.R.)