Prossimità e opportunità. L'Italia e i Balcani. Questo il tema del Seminario, organizzato dall'ICE - Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane, che si è svolto il 26 marzo a Milano presso la sede dell'Istituto. Per l'OICE ha partecipato Marco Ragusa del Programma di Internazionalizzazione che l'Associazione sviluppa con il sostegno del Ministero dello Sviluppo Economico. Dopo i saluti di indirizzo, affidati a Marinella Loddo, Dirigente dell'Area Collaborazione Industriale dell'ICE, sono seguiti gli interventi di Mario Cospito, Consigliere Diplomatico del Ministro dello Sviluppo Economico, di Paola Brunetti della Direzione Generale delle Politiche di internazionalizzazione e la promozione degli Scambi dello stesso Ministero, Michele Amedeo, Advisor della Direzione Generale Allargamento della Commissione Europea, e Alessandro Vittadini, Associate Banker della BERS - Banca Europea par la Riscostruzione e lo Sviluppo.
L'Ambasciatore Cospito ha ricordato nel suo intervento l'impegno italiano nei Balcani dall'inizio degli anni Novanta, un percorso segnato in particolare dalle Leggi 212/1992 e 84/2001 che hanno contribuito e contribuiscono alla stabilizzazione economica e alla democratizzazione politica dell'area. A partire da questi strumenti normativi si sono sviluppati numerosi progetti di assistenza tecnica che nel corso degli ultimi due decenni sono stati realizzati in sintonia con i processi di internazionalizzazione del nostro sistema produttivo e industriale nell'Est Europa. L'Italia è insieme alla Germania, il principale partner commerciale dei Balcani, allargati a Romania e Bulgaria. Sul piano multilaterale il nostro Paese ha contribuito alla stabilizzazione dell'area sostenendo il Patto di stabilità per l'Europa sud-orientale del 1999 e promuovendo la collaborazione con le IFI nella regione; nel quadro dell'Unione europea, ha fortemente voluto l'adesione della Croazia e il riconoscimento dello status di Paese candidato alla Serbia; dal punto di vista delle relazioni bilaterali ha sviluppato partenariati strategici e firmato diversi MoU di carattere economico e commerciale.
Paola Brunetti del MiSE ha illustrato i progetti a valere sulla Legge 84/2001, con particolare riferimento ai due gestiti dall'Agenzia ICE: il primo riguarda la realizzazione di attività di assistenza tecnica e il secondo l'istituzione di Desk Operativi nei Paesi. L'approccio per le future collaborazioni è quello del partenariato strategico: sostegno a progetti settoriali - energia e infrastrutture, turismo, tutela del patrimonio - che si sviluppano in contesti geografici regionali, come per esempio l'area adriatico-ionica. Brunetti ha anche fatto cenno agli strumenti che il MiSE sta predisponendo per supportare le PMI all'estero, con particolare riguardo alla riforma dei consorzi e dei contributi alle Associazioni di categoria.
Michele Amedeo della Commissione europea ha tracciato una panoramica dello stato dei negoziati di adesione dei Paesi balcanici, soffermandosi in particolare sul processo di ratifica che interessa la Croazia e sulle criticità - molte legate allo stato di diritto e alla giustizia - che interessano le posizioni negoziali degli altri Paesi. Amedeo ha poi presentato il fondo IPA - Instrument for Pre-Accession - il principale strumento finanziario Ue nell'area, soffermandosi sulle priorità di intervento, sul budget 2013 e sulle modalità di partecipazione per le imprese.
Alessandro Vittadini ha presentato infine l'attività della BERS che si conferma il principale investitore istituzionale nell'area dei Balcani. Vittadini ha illustrato il mandato geografico e i campi di intervento della Banca, nonché gli strumenti finanziari e le procedure di finanziamento. L'OICE organizza dal 2010, in collaborazione con i funzionari della BERS, workshop di formazione per gli Associati sulle modalità di partecipazione alle gare della Banca. L'Italia è oggi al secondo posto nella graduatoria per gare assegnate nel settore della consulenza.
L'ultimo intervento della giornata è stato quello di Marinella Loddo, che ha descritto l'attività dell'ICE a favore dei Balcani e presentato i Desk dell'Agenzia nei Paesi.
Marco Ragusa ha presentato l'attività promossa dall'OICE nei Balcani e le iniziative sviluppate, in collaborazione con il MiSE e l'ICE, per sostenere la presenza delle società di ingegneria nei programmi finanziati dalla BERS. Per le PMI dell'OICE l'internazionalizzazione è diventata una necessità. I Paesi dell'Est Europa sono i più vicini geograficamente e culturalmente, presentano meno difficoltà di altri, usufruiscono di noti programmi finanziari. I Balcani, siano essi la nuova frontiera o una necessità di sopravvivenza, incarnano il cosiddetto near-shoring o back-shoring rispetto a strategie di internazionalizzazione che guardano per esempio ai BRICs. L'OICE ha creato dal 2006 un network di Antenne nell'Europa orientale - Croazia, Bulgaria e Romania - con l'obiettivo di sostenere la presenza delle società di ingegneria in questi mercati fornendo un supporto istituzionale e di strategia commerciale. Cresce il numero delle società dell'OICE che rivolgono lo sguardo a questi mercati e che trovano nell'Associazione il sostegno per affrontare la sfida con maggiore successo.
(M.R.)