E' stato inaugurato oggi dal sindaco di Roma, Gianni Alemanno, il Ponte della Musica. Nuovo "segno architettonico" della capitale che, con i suoi archi di 160 metri di luce e una lunghezza di 190 metri, congiunge e caratterizza le due sponde di lungotevere Cadorna e piazza Gentile da Fabriano. Più un ponte dell'architettura che della musica perché mette in relazione i moderni Auditorium di Renzo Piano e Maxxi di Zaha Hadid, il Palazzetto dello Sport di Nervi e il Villaggio Olimpico di Libera con la Casa delle Armi di Del Debbio e Moretti al Foro Italico.
Al momento il ponte funzionerà soprattutto come una"piazza" di collegamento tra i due quartieri Flaminio e Foro Italico: una piazza da attraversare a piedi o sulla godibilissima pista ciclabile in doghe di legno che lo percorrono su entrambi i lati. Entro 6 - 8 mesi, invece, partirà una linea di bus elettrici dedicata al circuito dei musei: dal Maxxi alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna, al Museo Borghese ecc. ecc.
Previsto fin dal Piano regolatore del 1916 e sempre confermato tranne che dal Prg del 1962, il progetto del Ponte venne riproposto dal sindaco Rutelli con il concorso internazionale vinto nel 2000 dallo studio inglese Buro Happold (autori del Millemium Dome di Londra), insieme a Powell-Williams Architects. Ma se il progetto, ispirato ai ponti di Santiago Calatrava, è stato firmato dagli inglesi, della fase esecutiva si sono occupati studi italiani come i nostri associati C. Lotti & Associati, che ha seguito anche la direzione lavori, e Mario Petrangeli & Associati. Anche l'impresa costruttrice è stata l'italiana Mattioli, così come il fornitore della struttura in acciaio la Maeg di Treviso. Contenuto, peraltro, il costo complessivo dell'opera che ammonta a qualcosa di meno di 10 milioni di euro.
Al taglio del nastro, oggi, erano presenti oltre al sindaco, anche i presidenti dei municipi II e XVII, Sara De Angelis e Antonella De Giusti, l'assessore capitolino all'Urbanistica, Marco Corsini, e monsignor Giuseppe Marciante. (FC)