L'OMAN per la sua collocazione geografica e per le capacità economiche, finanziarie e commerciali rappresenta per le aziende italiane una meta di particolare interesse per investimenti e opportunità di business.
A tal proposito il 31 marzo scorso il Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE) ha organizzato presso la propria sede una video conference Italia-Oman coinvolgendo i rappresentanti delle Associazioni e delle PMI italiane e le omologhe omanite. A guidare le delegazioni l'ex Ministro dello Sviluppo Economico italiano Federica Guidi, e il Ministro del Commercio e dell'Industria dell'OMAN, Ali bin Masoud al Sunaidy che hanno introdotto i lavori. In collegamento anche l'Ambasciatore dell'Italia in Oman, Giorgio Visetti.
L'Ing. Alfredo Ingletti, in qualità di Vice Presidente per l'Internazionalizzazione ha rappresentato l'OICE in un contesto che ha visto partecipare, oltre al settore dell'ingegneria, anche altre principali realtà associative e imprenditoriali del comparto del Turismo, della Chimica Industriale, dell'Industria Agroalimentare, delle Attrezzature e Macchinari, del Minerario, delle Energie Rinnovabili e della Cosmetica.
Ingletti ha presentato l'attività dell'OICE sottolineando come l'Associazione promuova e sostenga l'ingegneria italiana sui mercati strategici esteri, anche a seguito dell'accordo siglato con il Ministero italiano dello Sviluppo Economico e del Commercio Estero Istituto Italiano (ICE).
"L'OMAN - spiega Ingletti - offre potenzialità di partnership e di business di assoluto interesse per le aziende di engineering italiane soprattutto in ambito trasporti: Aeroportuale, Ferroviario e Portuale. L'OMAN, infatti, nei prossimi anni intende diversificare le politiche economiche finora incentrate sul comparto energetico (petrolio e gas: 78% entrate in bilancio e il 50% del PIL) incoraggiando lo sviluppo dei settori del turismo e logistico dove l'aspetto delle infrastrutture e delle costruzioni deve essere necessariamente potenziato al fine di collegare il Paese attraverso una rete di porti, aeroporti, ferrovie e strade, ma anche di dotarlo di poli turistici, hotel e altri impianti ricettivi".
Tale sviluppo porterà anche l'ammodernamento e la costruzione di strutture medico-sanitarie e scolastiche e la riqualificazione di aree urbane più carenti sotto il profilo della protezione dell'ambiente, del risparmio energetico, dello sfruttamento delle acque, dello smistamento e del riciclo (praticamente inesistente) dei rifiuti incluse le reti fognarie. Senza dimenticare la naturale attenzione per il settore energetico, che prevede lo sviluppo di poli industriali, delle energie rinnovabili (con investimenti per la realizzazione di 5 impianti solari e 1 impianto eolico).
Le società di ingegneria italiane operano in Oman prevalentemente nel settore della progettazione e realizzazione delle infrastrutture. La presenza imprenditoriale italiana è più che triplicata nel corso dell'ultimo triennio. Le sempre più numerose società italiane che si installano nel Sultanato, in joint-venture con partner locali (un obbligo di legge nel caso di investimenti stranieri), operano con successo nella progettazione e nei servizi. Tra le altre sono presenti con proprie branch o società di diritto locale: 3TI Progetti, F&M Middle East, Garc Spa, Italferr, ME Studio Engineering Consultancy, Solesa Middle East, RINA International Engineering, STI Engineering, Via International. (A.I.)