Si è svolta stamane, presso la sede dell'ANCE, la conferenza stampa indetta dal Tavolo unitario della filiera delle costruzioni, di cui OICE fa parte. Lo scopo dell'iniziativa era quello di illustrare alcune proposte per chiedere maggiore trasparenza e efficienza nel mercato dei lavori pubblici, alla luce delle novità contenute nel Def e nel decreto correttivo del codice degli appalti pubblici in via di approvazione (domani si svolgerà il Consiglio dei Ministri che varerà definitivamente il testo).
In rappresentanza dell'OICE è intervenuto il vice presidente, con delega per gli sviluppi legislativi, Giorgio Lupoi che - dei sette punti contenuti nel documento allegato - ha trattato quello inerente l'appalto integrato come risultante dalle modifiche introdotte dal decreto correttivo (in parte criticate dal Consiglio di Stato e dai pareri parlamentari).
Lupoi ha preliminarmente espresso apprezzamento per come il Tavolo della filiera unitaria delle costruzioni ha lavorato, portando all'attenzione dell'opinione pubblica sette proposte di miglioramento del correttivo del codice. Il vice presidente OICE ha poi evidenziato come sia positiva la conferma, nel correttivo, del principio generale dell'obbligo di affidare i lavori sulla base del progetto esecutivo, pur permanendo delle criticità sugli effetti che l'apertura all'appalto integrato potrà determinare sul mercato della progettazione. In particolare, dopo avere ritenuta condivisibile la deroga per i vecchi progetti approvati al 19 aprile 2016 (ma da appaltare rapidamente), Lupoi ha espresso pesanti riserve sulla norma che prevede il ricorso all'appalto integrato quando sia "nettamente prevalente il contenuto innovativo o tecnologico dell'appalto".
Su questo punto la proposta del Tavolo unitario, illustrata da Lupoi, è quella di limitare l'applicazione della disposizione ai lavori complessi (quelli oltre 15 milioni) per i quali vi siano più del 70% di lavorazioni aventi natura innovativa o tecnologica, al fine di evitare abusi e incertezze applicative.
I presidenti delle organizzazioni aderenti, a partire da Gabriele Buia dell'Ance e Carlo Zini di Legacoop produzione e servizi, hanno poi illustrato gli altri punti del documento allegato. (A.M.)