Oltre cento i partecipanti alla presentazione del Rapporto OICE sulla presenza delle società di ingegneria ed architettura all'estero che si è svolta oggi presso la sede dell'ICE-Agenzia a Roma. All'evento, moderato da Ferdinando Pastore, Dirigente dell'Ufficio Alta Tecnologia Industriale dell'ICE, sono intervenuti il Presidente dell'ICE, Michele Scannavini, il Presidente dell'OICE, Gabriele Scicolone, il Vicepresidente con delega all'internazionalizzazione, Alfredo Ingletti e Giuseppe Pedeliento dell'Università di Bergamo. Nutrita la presenza di rappresentanti del corpo diplomatico e di Ministeri, di imprese di costruzione e Banche, di Associazioni e Federazioni di settore.
Secondo il Rapporto OICE, nel 2015 l’incidenza dell’ingegneria italiana sul totale della produzione all’estero è passata in un anno dal 24% al 47%. Sul campione analizzato, pari ad un valore di 916,2 milioni di euro, nel 2015 sono stati svolti all’estero progetti per 427,2 milioni (il 46,6% del totale).
Dal Rapporto emerge che l’83,2% dei contratti 2015 sono stati aggiudicati alle major di dimensioni superiori alle 250 unità, il rimanente 16,8% è stato invece acquisito dalle PMI. L’area geografica predominante è il Medio Oriente. Seguono UE, Africa subsahariana, Nord Africa, Europa extra UE. Per quanto riguarda le previsioni sugli sviluppi futuri, Polonia, Romania, Svezia e Francia sono i Paesi UE più appetibili. Fuori dall’Unione emergono Albania, Russia, Serbia e Turchia. In Medio Oriente il maggiore interesse riguarda l’Iran. In Asia il Kazakhstan e Vietnam. In Africa, l’area del Maghreb e un numero considerevole di Paesi del Sub-Sahara. Completano la panoramica l’America centrale ed il Perù. Il campione di 36 società analizzato in questo Rapporto opera all’estero attraverso 160 filiali, 238 joint venture, 2.581 dipendenti “espatriati” e 498 consulenti locali.
Di seguito il link al comunicato stampa e qualche foto dell'evento.
(M.R.)