rimi 10 mesi del codice positivi per la progettazione. Febbraio segna una pausa solo apparente: mercato dei servizi di ingegneria a -53,9% in valore su febbraio 2016 ; servizi di sola progettazione a -62,1%.
Scicolone, OICE: "Difendere qualità del progetto e dignità del progettista con il correttivo del decreto 50/2016"
Come anticipato ad inizio del mese,
dall’entrata in vigore del Codice appalti, negli ultimi dieci mesi, il mercato
della progettazione secondo l'Osservatorio OICE/Informatel è in netta crescita
rispetto ai 10 mesi dello stesso periodo precedente: +29,3% in numero e +29,2% in
valore. In termini assoluti nei mesi post decreto 50/2016, da maggio 2016 a
febbraio 2017, si sono raggiunti i 331 milioni di euro contro i 256 milioni di
euro degli stessi mesi 2015 – 2016.
All'interno di questo dato complessivo si colloca il risultato delle gare per
servizi di sola progettazione del primo bimestre 2017: sono state 468, per un
valore di 58,2 milioni di euro; nel confronto con il primo bimestre 2016 il
numero cresce del 5,2% mentre il valore scende del 30,8%. Le gare di servizi per
sola progettazione rilevate nel mese sono state 246 (di cui 24 sopra soglia) per
un importo di 27,7 milioni di euro, rispetto al mese di febbraio 2016 hanno
avuto una crescita del 22,4% in numero e un calo del 62,1% in valore.
Nel primo bimestre 2017 per tutto il mercato dei servizi di ingegneria e
architettura sono state bandite 837 gare per un importo complessivo di 110,6
milioni di euro che, confrontati con il primo bimestre 2016, mostrano un aumento
del 18,9% nel numero (+58,7% sopra soglia e +15,0% sotto soglia) e un calo del
17,4% nel valore (-27,2% sopra soglia e +41,0% sotto soglia). Le gare rilevate
nel solo mese di febbraio sono state 448 con un importo complessivo di 38,3
milioni di euro, rispetto a febbraio 2016 il numero dei bandi cresce del 27,3% e
il loro valore scende del 53,9%.
Ad una prima lettura i dati di febbraio 2017 hanno un forte segno negativo, che
sembra marcare una pausa del mercato, ma approfondendo si vede che febbraio 2016
è stato caratterizzato da un valore molto elevato per la pubblicazione di un
maxibando di RFI spa, 29 gare per servizi tecnici (non solo progettazione) per
60,4 milioni di euro complessivi. Con il valore di febbraio 2016 depurato del
maxibando RFI, in realtà febbraio 2017 cresce del 68,4%.
“Siamo molto soddisfatti – ha dichiarato Gabriele Scicolone, Presidente OICE
– del risultato di questi ultimi dieci mesi dall’entrata in vigore del
codice dei contratti, che hanno rilanciato la domanda pubblica di ingegneria e
architettura dimostrando che la scelta di puntare su progetti esecutivi da
mandare in gara era ed è giusta per il nostro settore ma ancora più per la
collettività per effetto dell’innalzata qualità dei lavori che verranno
appaltati. Siamo però preoccupati da come sembra avviato ad essere approvato il
primo correttivo che potrebbe bloccare il circuito virtuoso che iniziava ad
instaurarsi attraverso una retromarcia pericolosa rispetto alla regola del
progetto esecutivo a base di gara per gli appalti di lavori. Riteniamo che le
aperture sull'appalto integrato vadano contenute al minimo e ai soli casi di
urgenza per calamità naturali, con gli opportuni controlli e solo per chiudere i
progetti già approvati ad aprile 2016 mettendoli in gara in tempi brevissimi,
anche se su questo secondo punto ci chiediamo perché ciò non sia avvenuto e ci
lascia quindi forti elementi di perplessità. Molto positive – ha continuato
Gabriele Scicolone – sono invece le proposte di correzione sull'obbligo di
applicazione del decreto parametri e sul divieto di sponsorizzazioni e rimborsi,
prassi utilizzate per non pagare il dovuto al progettista. Rimangono ancora
delle perplessità sulla norma che consente al vincitore del concorso di
progettazione di acquisire di diritto gli sviluppi progettuali, norma contraria
al diritto europeo e che elude la concorrenza sul prezzo con possibile danno
erariale; va inoltre rivista la norma sulle modalità di rimborso delle spese di
pubblicità sui quotidiani che penalizza fortemente professionisti e società che
non possono contare su una anticipazione prezzi. Infine – ha concluso il
Presidente OICE – è opportuno intervenire per introdurre almeno per le
grandi infrastrutture l'obbligo di ricorso a supporti di project management per
garantire il rispetto di costi e tempi delle grandi opere e introdurre elementi
di parità di trattamento fra chi svolge incarichi di direzione lavori
all'interno delle amministrazioni e chi acquisisce tali incarichi dall'esterno,
a tutela della collettività e delle esigenze di sicurezza; insomma, se si sta
andando nel verso della modernizzazione del settore, attenzione a fare passi
indietro e bisogna fare i passi avanti con coraggio e determinazione."
Dobbiamo registrare che sono sempre molto alti i ribassi con cui le gare vengono
aggiudicate. In base ai dati raccolti fino a dicembre il ribasso medio sul
prezzo a base d'asta per le gare indette nel 2015 è al 40,0%, le notizie che
riguardano le gare pubblicate nel 2016 ci danno un ribasso che arriva al 39,7%.
Le gare italiane pubblicate sulla gazzetta comunitaria sono passate dalle 63
unità del primo bimestre del 2016, alle 100 del bimestre appena trascorso, con
una crescita del 58,7%. Nell’insieme dei paesi dell’Unione Europea il numero dei
bandi presenta, nello stesso periodo, una crescita del 15,4%. Nonostante questo
l’incidenza del nostro Paese continua ad attestarsi su un modesto 3,0%, un dato
di gran lunga inferiore rispetto a quello di paesi di paragonabile rilevanza
economica: Francia 30,8%, Germania 19,8%, Polonia 9,9%, Svezia 4,7%.
Nel primo bimestre 2017 l’andamento delle gare miste, cioè di progettazione e
costruzione insieme (appalti integrati, project financing, concessioni di
realizzazione e gestione) ha raggiunto i 2,6 miliardi di euro, grazie al bando
pubblicato a gennaio di AREXPO spa (MI) con la concessione per la rigenerazione
urbana dell'area ex EXPO Milano 2015, del valore di 2 miliardi di euro. Gli
appalti integrati da soli mostrano, rispetto al primo bimestre 2016, cali del
93,2% in numero e del 76,9% in valore.
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