LA CRISI SI ATTENUA, ORA SERVONO MISURE INCISIVE PER LA RIPRESA
Secondo il Rapporto 2016 di Federcostruzioni, a cui l'OICE ha partecipato curando le pagine dedicate ai servizi di ingegneria e architettura, primi segnali positivi per tutta la filiera delle costruzioni dopo otto lunghi anni di crisi. Nel 2016 si stima un piccolo incremento del valore della produzione per il 2016 (+0,7%), dopo la perdita dello 0,5% nel 2015 e del 3% nel 2014.
La filiera delle costruzioni comprende, oltre il comparto delle costruzioni, quello dei produttori di laterizi, del commercio delle macchine per il movimento terra, da cantiere e per l'edilizia, del cemento e calcestruzzo, dei bitumi e dell'asfalto, della siderurgia, dei prodotti del vetro, dei servizi di ingegneria e architettura.
Negli anni dal 2008 al 2015 la filiera delle costruzioni ha visto andare in fumo 131 miliardi di euro (quasi il 30% del valore della produzione), perdendo 674mila posti di lavoro. In termini assoluti è il comparto delle costruzioni ad avere il calo più consistente nel valore della produzione (-79,4 miliardi di euro).
Sono questi alcuni dei dati che emergono dal Rapporto 2016 di Federcostruzioni, la federazione di Confindustria che riunisce le principali categorie produttive del mercato edile e infrastrutturale, tra cui l'OICE, presentato oggi in anteprima al Saie di Bologna dal vicepresidente, Luigi Di Carlantonio, e dal segretario generale, Luigi Perissich.
(LA)