Il 23 luglio il Ministro delle infrastrutture, Graziano Delrio, il Presidente dell'Autorità Anticorruzione Raffaele Cantone e il Prefetto di Roma Franco Gabrielli si sono incontrati nella sede del Consorzio Venezia Nuova con gli Amministratori straordinari e test alle paratie. Il punto della situazione, è stato fatto dall'amministratore straordinario del Consorzio, Luigi Magistro. E' seguita una visita al cantiere alla bocca di porto di Lido dove è stato effettuato il test di sollevamento di quattro paratoie. Sono intervenuti anche il Presidente della Regione, Luca Zaia, e il Sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro.
Davanti ad una nuova scadenza per il completamento del Mose, fissata per il 2018, Delrio ha affermato "è una scommessa che stiamo facendo tutti. Negli ultimi mesi, siano aumentate le consegne dei lavori, perché c'è un grande impegno da parte di tutti. Grazie alla vigilanza messa in campo, la data prevista può essere giusta e credo che il lavoro dei commissari consentirà di restare assolutamente in linea con le stime, visto che si troveranno economie importanti". Daniele, Cantone, Delrio e Zaia alle paratoie
"La vigilanza che abbiamo messo in campo - ha continuato - non ha bloccato i lavori, ma ci ha consentito di avere la garanzia di portarli a conclusione: abbiamo vinto la scommessa dell'Expo, adesso puntiamo a vincere anche questa". "L'analisi dei commissari - ha proseguito - è stata molto puntuale e noi non dobbiamo avere paura della verità. Lo stile è quello che abbiamo messo in piedi nella collaborazione con l'Anac: sappiamo che, con la lotta alla corruzione e al malaffare, si trovano più risorse. Andiamo avanti con un'operazione di trasparenza. I cittadini devono sapere la verità e lo Stato non deve avere paura".
"Oggi siamo davanti a una grandissima opera, di cui l'Italia ingegneristica deve essere fiera. E il nuovo codice con regole semplificate darà ancora più garanzie al quadro degli appalti pubblici per i prossimi mesi: da questo punto di vista, ho grande ottimismo".
"Mi aspetto ora che l'opera venga conclusa nel rispetto delle regole" ha dichiarato il presidente dell'Anac, l'autorità nazionale anticorruzione, Raffaele Cantone
"Ero già venuto - ha ricordato Cantone - ma oggi ho potuto vedere le paratie alzarsi. Sono convinto che il commissariamento vada verso la conclusione dell'opera nel rispetto delle regole perché non basta che l'opera venga finita e basta. Sono contento di vedere l'opera avanzare e sono sicuro che se torniamo tra un anno vedremo i progressi". Il Mose, ha continuato Cantone, "ha corso il rischio di interrompersi per il dilatarsi dei tempi in seguito all'indagine".
"Le vicende giudiziarie avevano sicuramente - ha spiegato l'ex magistrato durante il sopralluogo al cantiere - creato una luce sinistra intorno alla struttura. Ora la scelta del commissariamento vuol anche dire che i lavori si possono portare a termine cambiando il registro. Questo modello è una scommessa poi vediamo se la vinciamo o no".
Erano presenti anche gli Amministratori Straordinari Francesco Ossola e Giuseppe Fiengo, insieme ad altri amministratori e tecnici. All'incontro nella sede del Consorzio con le autorità sono intervenuti inoltre il direttore generale, Hermes Redi, e Roberto Daniele, Provveditore alle Opere Pubbliche per il Veneto, Trentino-Alto Adige, Friuli Venezia Giulia. (fonte sito MIT)