Audizione del Ministro dell’ambiente sulle linee programmatiche del Dicastero

3/4/2014

Il 2 aprile il Ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, ha svolto una audizione, presso la commissione ambiente della Camera, per illustrare le linee programmatiche del suo Dicastero.
Il Ministro ha introdotto la sua audizione sostenendo che l'Ambiente può davvero trainare la ripresa del Paese, attraverso la declinazione in ogni settore produttivo della green economy, il ricorso sempre maggiore delle fonti rinnovabili, una nuova fiscalità ambientale, incentivando così le scelte sostenibili. L'audizione del Ministro si è focalizzata sull'illustrazione di alcuni temi di particolare importanza, ed i relativi interventi che intende attuare per il loro superamento.
In merito al tema della bonifica il Ministro ha evidenziato una serie di interventi che intende attuare:
• accelerare ulteriormente l'iter di approvazione e realizzazione dei progetti di bonifica nei siti inquinati di interesse nazionale, anche con l'adozione di specifici interventi normativi e di aggiornamento della regolamentazione tecnica, ove si dovesse ritenere necessario.
• introdurre semplificazioni che individuino con chiarezza gli obiettivi da conseguire e le modalità per conseguirli.
• rifinanziare il Programma Nazionale di Bonifica, negli ultimi anni la disponibilità di risorse del Ministero dell'ambiente destinate agli interventi di bonifica nelle aree SIN (Siti di Interesse Nazionale) si è drasticamente ridotta, le risorse derivanti dal "Programma nazionale di bonifica" sono largamente insufficienti.
• promuovere un "Piano nazionale di tutela e gestione della Risorsa Idrica"
Il Ministro è poi passato al tema dei rifiuti sostenendo che i punti salienti che il Governo dovrebbero attuare sono:
a) la revisione della tassa sui rifiuti, nella logica di introdurre elementi di certezza e proporzione tariffaria che oggi nel sistema normativo Tarsu, TIA e Tares, per come si è venuto configurando, non appare garantito;
b) l'adeguamento del sistema di riscossione;
c) la definizione di piani condizionati di rinegoziazione e rientro del debito, come è successo in materia sanitaria, con il sostegno e l'assistenza della Cassa Depositi e Prestiti , per l'eventuale anticipazione dei flussi futuri accertati;
d) lo studio di forme di prelazione nel pagamento dei debiti della P.A. verso le imprese che operano nei servizi essenziali che, come nel caso della gestione dei rifiuti, impattano con la salute dei cittadini.
Il Ministro è poi soffermato sul semestre italiano di presidenza del Consiglio Europeo, il quale ha affermato che può rappresentare l'occasione per rimettere al centro delle politiche dell'Unione un modello di crescita fondato sulla green economy, che guardi alle politiche ambientali, non come un insieme di vincoli sterili, ma come misure che contribuiscono, al pari di altre, al raggiungimento degli obiettivi prioritari di oggi: crescita, occupazione e competitività. Il Ministro ha proseguito che per raggiungere questi obiettivi è indispensabile una definizione chiara e rapida del pacchetto clima energia al 2030 per dare stabilità e chiarezza agli operatori economici e consentire gli investimenti necessari a non rimanere imprigionati in politiche che privilegiamo fonti di energia ad alta intensità di carbonio o tecnologie ad elevate emissioni; e lavorare al dossier Clima, preparando anche i prossimi appuntamenti internazionali a riguardo: il vertice alle nazioni Unite a settembre, la Conferenza sul clima a Lima. Un altro tema non meno importante prosegue il Ministro è sicuramente rappresentato dalla biodiversità, che vede una straordinaria concentrazione di eventi internazionali. La seconda metà del 2014 rappresenterà per questo tema un momento determinante per realizzare significativi progressi nei processi globali in tema di tutela, conservazione e valorizzazione della biodiversità e dei relativi servizi eco-sistemici.
Per quanto riguarda il delicato tema delle Valutazioni di Impatto Ambientale (VIA) il Ministro ha ricordato che è stata recepita in sede europea l'esigenza di migliorare l'efficienza e l'efficacia del processo di VIA per tutti i soggetti coinvolti (pubbliche amministrazioni, committenti, pubblico) e per assicurare una più rigorosa prevenzione e controllo degli impatti ambientali significativi connessi all'attuazione di progetti pubblici e privati. Il Ministro ha sostenuto che sarà suo impegno, che le nuove disposizioni comunitarie in materia di VIA siano recepite nella legislazione nazionale in maniera rapida ed efficace, chiudendo in modo definitivo alle procedure di infrazione in corso, adeguando finalmente la legislazione nazionale alle prescrizioni delle direttive europee già vigenti.
Per quanto riguarda il Green Public Procurement (GPP) il Ministro ha sottolineato che tale strumento è riconosciuto a livello internazionale come una delle principali leve per attuare la riconversione ecologica dell'economia. Infatti, attraverso la leva degli acquisti pubblici, che a livello europeo rappresentano circa il 19% del PIL, è possibile, da un lato, determinare la riduzione degli impatti ambientali causati dai consumi della pubblica amministrazione, ottenendo contestualmente una razionalizzazione e riduzione della spesa pubblica e, dall'altro, rilanciare un'economia su basi sostenibili.
Infine in merito al tema dello "sviluppo sostenibile", il Ministro ha previsto che ai fini della attuazione della strategia Nazionale per l'adattamento ai cambiamenti Climatici siano individuati i seguenti provvedimenti normativi:
a) l'approvazione da parte del CIPE, di un programma annuale di interventi per l'adattamento ai cambiamenti climatici e la messa in sicurezza del territorio predisposto, sulla base dei PAI e dei piani di gestione dei distretti idrografici di cui all'art. 13 della Direttiva 2000/60/CE;
b) ai fini del finanziamento del programma di cui alla lettera precedente, la costituzione - per il periodo 2014- 2020 - di un fondo nazionale alimentato con: una percentuale dei proventi derivanti dalle aste dei permessi di emissione di cui al Decreto legislativo 30/2013; un prelievo, determinato annualmente, su ogni litro di carburante consumato fino al raggiungimento di un valore annuo limite; quote a valere sulla programmazione 2014 -2020 dei fondi strutturali;
c) l'approvazione da parte del Governo, di un disegno di legge per l'introduzione di un'assicurazione obbligatoria per la copertura dei rischi connessi agli eventi climatici estremi a carico di beni e strutture di proprietà pubblica e privata. (A.M.)

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