Lunedì 8 aprile 2024 si è tenuto il convegno, trasmesso in videoconferenza, organizzato dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, in collaborazione con l'Oice e il CNI, dal titolo "La digitalizzazione del settore della progettazione e delle costruzioni: una sfida per le stazioni appaltanti e per gli operatori economici - Presentazione del 7° Report OICE sulla digitalizzazione e sulle gare BIM 2023".
Dopo la presentazione del Report OICE sulle gare BIM 2023 da parte del Vice Presidente OICE Alfredo Ingletti, il Presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici Massimo Sessa ha affermato che è necessario che il BIM entri nel pensiero dell'operatore, tenendo presente che "il processo non deve superare il pensiero" e affinché ciò sia possibile è essenziale aumentare il numero di ingegneri con competenze specifiche nelle P.A.
Alla prima tavola rotonda, è intervenuto in primo luogo il Presidente Anac Giuseppe Busia, il quale ha evidenziato che la digitalizzazione, fondamentale per garantire semplificazione e trasparenza, deve avvenire tanto in relazione alle procedure (utilizzo di piattaforme interoperabili) quanto in relazione alle opere, mediante l'utilizzo del BIM. Per Busia bisogna mantenere la data del 1° gennaio 2025 per l'obbligatorietà del BIM per opere di importo superiore a 1 milione di euro quale punto fermo e, per superare le relative difficoltà, incentivare la cooperazione e la formazione del personale.
Il Presidente OICE Giorgio Lupoi ha condiviso l'esigenza di una maggiore cooperazione tra gli operatori del settore, evidenziando come a tal fine rivesta un ruolo fondamentale il project management.
È successivamente intervenuto il Presidente della seconda sezione del Consiglio Superiore LL.PP. Pietro Baratono, il quale ha evidenziato che il BIM deve essere letto nell'ottica del principio di risultato, quale strumento per rendere più competitivo il mercato e abbattere le frontiere europee. Per Baratono sarebbe utile un'unica piattaforma nazionale digitale e si deve riflettere sia sulla soglia oltre la quale sarà obbligatorio il BIM dal 2025 (rispetto al DM 56/2016 i prezzi sono aumentati) sia chiarire i livelli di fabbisogno informativo stabiliti dalla ISO EN UNI 19650 in relazione ai livelli di progettazione e le competenze specialistiche delle nuove figure professionali (RUP, DL, collaudatore).
Il Consigliere del TAR Lombardia Anna Corrado ha evidenziato che digitalizzare significa "creare, condividere e proteggere i dati", evidenziando che "l'assenza della cultura dei dati costituisce la criticità principale anche nella verifica dei requisiti".
È poi intervenuto Sandro Catta (Consigliere CNI), il quale ha affermato che, a suo dire, né la P.A. né gli operatori economici sono pronti ad affrontare il nuovo modo di concepire le opere pubbliche derivante dalla concreta applicazione del BIM, che introduce la necessità di tante nuove professionalità.
Il Vice Presidente Tecnologia e Innovazione ANCE Massimo Angelo Deldossi ha reso noto che ANCE ha creato strutture di formazione per le sue aziende e ha provato a portare la digitalizzazione anche nell'ambito della sicurezza nei cantieri. Ha inoltre ribadito la necessità di collaborare, anche mediante una piattaforma digitale da creare insieme, e ha evidenziato che le certificazioni richieste in capo alle singole persone fisiche spesso comportano l'omessa indagine sulle organizzazioni di cui esse fanno parte.
Nel suo intervento, Pierpaolo Ruttico del Politecnico Milano si è concentrato sull'intelligenza artificiale, che costituisce un nuovo cambio di paradigma e che può ottimizzare la fase decisionale degli appalti pubblici e garantire una maggiore efficienza nella realizzazione del cantiere dal punto di vista della sicurezza, di cui ha riportato alcuni esempi pratici realizzati nel corso della propria ricerca. Si tratta di una sfida culturale che può portare notevoli vantaggi, tra cui la semplificazione e la riduzione dei costi.
Conclusa la prima tavola rotonda, è intervenuta l'Arch. Elisa Crimi di Cooprogetti come rappresentante di OICE Academy, la quale ha illustrato il lavoro svolto con gli altri componenti del gruppo di lavoro ai fini della redazione del Capitolato Informativo BIM di OICE.
Sono poi intervenute Daniela Aprea e l'Ing. Bosso di Italferr che hanno illustrato il tariffario BIM creato nell'ambito del sistema di qualificazione SQ-001, che mira a consentire il calcolo del compenso direttamente e senza l'applicazione dei parametri del DM 17 giugno 2016 maggiorati del 10%, evidenziando che in applicazione del predetto tariffario le maggiorazioni risultano comprese tra il 5% e il 40%.
Successivamente si è tenuta la tavola rotonda sugli obiettivi e le sfide della digitalizzazione suddivisa in due parti, la prima delle quali dedicata al dialogo tra operatori del settore buildings alla quale hanno partecipato Jacopo Lustro della Direzione Servizi al Patrimonio dell'Agenzia del Demanio, il Consigliere CNI Sandro Catta, Vittorio Maugliani del Provveditorato Interregionale OO.PP. Piemonte, Valle d'Aosta e Liguria, il Presidente ANCE Lazio Nicolò Rebecchini, il CEO ATIproject Luca Serri e Lidia Tulipano di Xori Group.
Alla seconda parte della tavola rotonda, dedicata al dialogo fra gli operatori del settore infrastrutture, hanno partecipato il Presidente dell'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma Massimo Cerri, il Responsabile Standard e BIM di Acea Infrastructure Mario De Mola, la Vice Presidente alle OOPP di Acer Francesca De Sanctis, Alessio Gori, Bim Manager di Politecnica Ingegneria e Architettura, Vincenzo Bruno e Flavia Morelli di RFI e Andrea Piacenti di 3TI Progetti. (S.S.)
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